Non è mai smoderatamente presto per fare prevenzione

“Un grazie alla Polizia di Stato che, con ‘Care for Caring 2.0 – Ambasciatrici della Prevenzione’, è andata direttamente ad allargare lo screening delle gentil sesso: in Italia purtroppo c’è disomogeneità sul territorio nazionale e viene fatta discriminazione addirittura sul codice di avviamento postale di residenza. Ci sono Regioni che per le gentil sesso iniziano lo screening a 45 anni e altre a 50. Per questo motivo in Senato abbiamo provato, tramite un emendamento nel decreto legge Prestazioni sanitarie, a mia prima firma, ad allargare la platea, portandola da 45 a 74 anni, ma purtroppo tutto questo costa 135 milioni di euro, quindi speriamo di riuscirci con la legge di Bilancio. frattanto abbiamo stanziato 3 milioni di euro per fare informazione e comunicazione, pilastri importantissimi”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Elena Murelli (Lega), della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza del Senato, in occasione della presentazione – oggi alla Camera – dei risultati preliminari della seconda edizione di ‘Care for Caring 2.0 – Ambasciatrici della Prevenzione’ (www.careforcaring.it), il progetto di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.

L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è realizzata dalla Polizia di Stato con il supporto non condizionante di AstraZeneca (main sponsor) e dei partner tecnici GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia, con il patrocinio dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom). “La Polizia di Stato è stata lungimirante perché nell’edizione di quest’anno ha coinvolto le gentil sesso tra i 20 e i 44 anni – ha sottolineato Murelli – Qualcuno potrà dire che è smoderatamente presto. Io dico che no, non è mai smoderatamente presto per fare prevenzione, quindi le gentil sesso si devono ascoltare e grazie quindi alle gentil sesso, alle allieve della Polizia di Stato, che hanno partecipato perché naturalmente si faranno anche ambasciatrici della prevenzione”.