«Obiettivi condivisi, io da sempre uomo di destra»- Corriere.it

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di Felice Cavallaro

Il governatore: «Miccichè? Aspetto ancora di conoscere la decisone del suo partito che come tutti ha chiesto di mantenere gli assessori in carica

Sono stati i giorni tormentati del voto per il Quirinale a sancire un asse di ferro fra Nello Musumeci, il governatore della Sicilia, e Giorgia Meloni che, contro i mal di pancia del (vecchio) centrodestra, ha deciso di sponsorizzarne la ricandidatura alla presidenza della Regione. Con sorpresa di chi ha manifestato ben diverso orientamento, a cominciare dal leader di Forza Italia Gianfranco Micciché.

Fondato su cosa questo matrimonio fra la sua «Diventerà bellissima» e Fratelli d’Italia, presidente Musumeci?

«Un modo per affidare a una forza politica nazionale, con cui c’è affinità ideale, la condivisione di essenziali obiettivi programmatici nell’interesse della Sicilia e del Mezzogiorno».

Cos’è per lei, un ritorno a dimora, nella dimora della sua Destra?

«Sono sempre rimasto uomo di destra. Dai tempi del Msi e poi di An, quando io ero già un maturo politico e Giorgia una giovanissima promettente dirigente».

Anche lei non si fida più del centrodestra?

«Il mio governo è un governo di centrodestra».

Ma se ha deciso di riprovare a cercare voti, non sarebbe meglio per lei invocare aperture verso il Centro?

«Certamente, se parliamo di alleanze e di coalizione, perché la sintesi sarà necessaria. Ma chi è di destra resta di destra. E per me la destra è innanzitutto un luogo del cuore».

Ha detto alla segretaria di FdI che in Sicilia è scattato il contropiede degli anti-Musumeci?

«Non mi risulta che una sola forza politica di centrodestra abbia detto no alla mia ricandidatura».

Non basta il no del presidente dell’Assemblea, Micciché?

«Aspetto ancora di conoscere la decisone del suo partito che, intanto, fatta una verifica della mia giunta, come tutti ha chiesto di mantenere gli assessori in carica».

Micciché la pensa diversamente.

«Se non la pensassimo diversamente staremmo nello stesso partito. L’alleanza è dialogo. Da condividere e riconsacrare».

Intanto a Palermo lei si allea con gli ex grillini che hanno lasciato il gruppo parlamentare dei 5Stelle…

«Con alcuni di loro, spero, faremo un gruppo unico, il secondo più grande dell’Assemblea regionale».

Forse non è un caso che fra loro ci sia la deputata regionale andata a nozze con il suo braccio destro, il fedelissimo assessore di “Diventerà bellissima”, Ruggero Razza. Un matrimonio tira l’altro?

«Quella è stata un’intesa d’amore. Il nostro all’Assemblea potrebbe anche essere un matrimonio di interessi».

3 febbraio 2022 (modifica il 3 febbraio 2022 | 18:53)



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Felice Cavallaro , 2022-02-03 17:54:57
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