Omicron, i virologi: «Avanti con le terze dosi». L’Olanda conferma 13 casi. Israele e Marocco chiudono le frontiere

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Il mondo continua a prendere misure preventive contro il diffondersi della variante Omicron in attesa di capire quanto è contagiosa e soprattutto quanto riesce ad eludere la protezione dei vaccini. Si moltiplicano i casi di positività alla variante al di fuori dell’Africa, segno che si sta diffondendo in tutti i continenti. Le autorità sanitarie del Sudafrica – il Paese che per primo ha indentificato la Omicron – affermano che i casi confermati finora appaiono lievi.

I virologi nel frattempo raccomandano di proseguire con le vaccinazioni, comprese le terze dosi di richiamo. «Le persone devono continuare a fare le terze dosi una volta scaduto l’intervallo di tempo con la seconda», ha detto il veterano dei virologi americani Anthony Fauci. Il direttore dell’Istituto nazionale americano di Sanità, Francis Collins, ostenta ottimismo sugli attuali vaccini: «Molto probabilmente – ha detto – ci proteggeranno, e i richiami ci daranno una ulteriore protezione».

Dello stesso parere Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’ Università degli Studi di Milano: «La terza dose serve ancora di più – ha detto all’agenzia Ansa -in ogni caso incrementa la stimolazione della risposta. Anche in una situazione un po’ complessa come questa, in cui non abbiamo certezza di quanto la variante possa bucare il vaccino, quindi che rispinda meno agli anticorpi che il vaccino suscita, non abbiamo motivo di credere che non risponda per niente. Ad esempio, il signore in cui è stata identificata la variante, aveva avuto la doppia vaccinazione, ma mi risulta che stia bene, non ha avuto una sintomatologia particolarmente critica». «Alcuni colleghi mi stanno dicendo che questo soggetti non hanno sintomi come la mancanza di olfatto, hanno mal di testa, cefalea e qualche rialzo febbrile – ha aggiunto Palù (presidente Agenzia farmaco) -. Il Sudafrica ha una copertura vaccinale del 20%; le variante insorgono dove non ci si vaccina, più c’è copertura vaccinale e meno replica».

Paziente italiano con bassa carica virale

Sono in effetti buone le condizioni di salute del «paziente zero» e dei suoi cinque familiari conviventi: in tutto quattro adulti, tutti vaccinati, e due bambini. «La situazione è sotto controllo – dice il direttore generale della Asl di Caserta Ferdinando Russo – il paziente zero e i suoi familiari hanno una carica virale molto bassa, e ciò, mi riferisco in particolare agli adulti, è riconducibile al fatto che sono vaccinati con due dosi». Sono tutti asintomatici.

Familiari positivi, attesa per sapere se per variante Omicron

Intanto si attendono nelle prossime ore, più probabilmente per domani, gli esiti dei sequenziamenti sul materiale genetico dei cinque familiari del manager casertano che ha contratto la variante Omicron. Lo rende noto sempre il direttore generale dell’Asl di Caserta. I tamponi eseguiti finora hanno evidenziato la positività al Covid della moglie, dei suoceri e dei due figli del manager che vivono nella stessa abitazione e si attende ora la conferma sul fatto che si tratti anche per loro della variante sudafricana.



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