«Ora profonda revisione. Stop ai pm che possono indagare su tutti senza rispondere a nessuno». L’appoggio di Meloni- Corriere.it

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Author: Redazione online
Data : 2022-12-06 17:56:47
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di Redazione online

Il Guardasigilli ha esposto le linee programmatiche del ministero alla commissione Giustizia del Senato. Sui pubblici ministeri: «L’obbligatorietà dell’azione penale si è tradotta in un intollerabile arbitrio»

«Proporremo una profonda revisione» della disciplina delle intercettazioni e «vigileremo in modo rigoroso su ogni diffusione che sia arbitraria e impropria». Lo ha annunciato al Senato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, secondo cui le intercettazioni attraverso la «diffusione selezionata e pilotata» sono diventate «strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica».

Davanti alla commissione Giustizia del Senato, l’ex magistrato oggi diventato Guardasigilli ha usato toni forti: «L’obbligatorietà dell’azione penale si è tradotta in un intollerabile arbitrio». Perché il pubblico ministero «può trovare spunti per indagare nei confronti di tutti senza rispondere a nessuno».

Il ministro della Giustizia ha poi esposto le linee programmatiche del suo mandato. Nordio ha auspicato una riforma del codice penale in senso «garantista e liberale che può esser attuata in parte con leggi ordinarie e per gli aspetti più sensibili anche con una revisione della Costituzione».

Sempre sulle intercettazioni Nordio davanti ai senatori ha dichiarato che «ogni qual volta ci sarà una violazione del segreto istruttorio» attraverso la diffusione delle intercettazioni «l’ispezione sarà immediata e rigorosa».

La relazione del ministro ha toccato vari aspetti del «pianeta giustizia», ad esempio la revisione del reato di abuso d’ufficio, chiesta a gran voce dai sindaci e sulla quale anche la premier Meloni si è detta d’accordo: «Sul reato di abuso d’ufficio le statistiche sono a dir poco allarmanti. Su 5.400 procedimenti nel 2021, 9 si sono conclusi con condanne davanti al gip e 18 in dibattimento». Inoltre, tali procedimenti «hanno un costo medio insostenibile» e «occorre acquisire materiale cartaceo e pareri che confondono i magistrati e si riducono in assoluzioni, non luoghi a procedere o archiviazioni».

Tra i temi toccati da Nordio, in particolare, la «presunzione di innocenza» che «continua ad essere vulnerata», un’azione penale «arbitraria e talvolta capricciosa» e la custodia cautelare «come strumento di pressione».

L’eterno tema della separazione delle carriere è stato citato nella relazione del Guardasigilli: « «Non ha senso che il pm appartenga al medesimo ordine del giudice perche svolge un ruolo diverso».

Nordio ha inoltre manifestato «grande dolore per la «sequenza di suicidi» in carcere dicendo che si batterà per «evitare tagli in manovra e devolvere al settore penitenziario eventuali residue risorse disponibili». I detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno sono 79, la soglia più alta degli ultimi 20 anni.

«Auspico la rapida convocazione delle Camere per eleggere i membri laici del Csm». ha concluso Nordio sottolineando che «un organo costituzionale così delicato non può restare sospeso».

In serata la benedizione della premier Giorgia Meloni, che da Tirana ha commentato: «Penso che la riforma della giustizia sia prioritaria e mi sembra che in molti siano d’accordo. L’approccio di Nordio è l’approccio che il governo condivide. Una riforma della giustizia deve avere due grandi obiettivi: garantire il massimo delle garanzie agli indagati e imputati e poi certezza della pena. Mi definisco una garantista nella fase di celebrazione del governo e una giustizialista nella fase di esecuzione della pena. E credo che quello Nordio disegna sia un meccanismo di questo tipo».

6 dicembre 2022 (modifica il 6 dicembre 2022 | 18:40)

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