Papa Francesco e i social, storia di un rapporto cominciato agli inizi del pontificato e proseguito fino agli ultimi giorni. A poche ore dalla scomparsa di Bergoglio, avvenuta il 21 aprile 2025 all’età di 88 anni, gli account social ufficiali del Vaticano hanno adottato la dicitura “Apostolica sedes vacans”, latino per “sede apostolica vacante”. Va ricordato che il latino è la lingua ufficiale della Chiesa.
Il periodo di “sede vacante” si apre con il decesso del papa ed è regolato da precise disposizioni del Codice di diritto canonico. Al momento non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale della morte del pontefice sui profili social vaticani, dove rimangono, però, visibili i messaggi più recenti di Francesco. L’ultimo tweet, pubblicato durante le celebrazioni pasquali, conteneva un messaggio sulla resurrezione. In precedenza, il 21 aprile, Bergoglio aveva pubblicato una riflessione sull’uso consapevole delle nuove tecnologie e sull’importanza delle relazioni umane, tema che aveva affrontato ripetutamente durante il suo pontificato.
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Papa Francesco e i social, le modifiche agli account digitali dopo la morte
Su X (dove l’account @Pontifex vanta complessivamente oltre 40 milioni di follower distribuiti in nove lingue diverse) sono stati modificati sia il nome sia l’immagine del profilo. Stessa cosa per l’account in lingua inglese (@Pontifex_en), che conta 18,3 milioni di follower, così come quello spagnolo (@Pontifex_es) con 18,6 milioni e quello italiano (@Pontifex_it) con 5,2 milioni.
Anche lo stemma visualizzato sui profili ha subito una rinnovamento: l’emblema della Santa Sede, normalmente composto da due chiavi incrociate d’oro e d’argento sormontate dalla tiara papale a tre corone, è stato modificato. Al posto della tiara, che rappresenta l’autorità del pontefice regnante, appare ora l’immagine stilizzata di un ombrellino semiaperto, chiamato “conopeo” o “padiglione”. Questo elemento araldico, di colore rosso e oro (i colori ufficiali della Città del Vaticano), era storicamente utilizzato per proteggere il Papa durante le processioni e viene rappresentato semichiuso durante la sede vacante, simboleggiando l’assenza fisica del Pontefice. Le chiavi incrociate rimangono invece presenti, a indicare che l’autorità papale è sempre intatta, anche se temporaneamente non esercitata da un successore vivente.
Su Instagram, l’account @franciscus che aveva raggiunto 9,8 milioni di follower al 20 aprile 2025, ha pubblicato un’unica story con la medesima dicitura (“Apostolica sedes vacans”) apparsa su X. L’account, che aveva un pubblico particolarmente giovane (il 68% tra i 25-34 anni) e concentrato geograficamente soprattutto in Brasile (22% dei follower) e Stati Uniti (18%), non ha cambiato nome come è avvenuto per i profili X, ma comunica lo stato di sede vacante puramente attraverso la storia pubblicata. Anche l’homepage del sito ufficiale del Vaticano (www.vatican.va) vetrina in evidenza lo stemma della Sede Vacante e ha già catalogato Francesco come il 266° Papa della Chiesa Cattolica, indicando le date del suo pontificato: dal 13 marzo 2013 al 21 aprile 2025.
La storia e l’evoluzione dei profili social pontifici
L’account Twitter @Pontifex è stato aperto ufficialmente il 12 dicembre 2012 per volere di Benedetto XVI, che pubblicò il suo primo tweet il giorno seguente, ma è stato sotto il pontificato di Francesco che ha conosciuto una crescita esponenziale. In questi dodici anni e quattro mesi di attività, l’account ha superato i 40 milioni di follower distribuiti nelle nove lingue ufficiali in cui vengono tradotti i messaggi papali (italiano, inglese, spagnolo, portoghese, francese, tedesco, arabo, polacco e latino). Secondo i dati ufficiali della Segreteria per la Comunicazione vaticana, solo nell’anno precedente al quinto anniversario dell’account si era registrata una crescita di oltre 9 milioni di seguaci.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2025-04-22 13:33:00 ,