Parlamento, cade l’alibi del vitalizio. Ma se il M5S uscirà nessuno farà la prima mossa- Corriere.it

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di Francesco Verderami

Salva la pensione, formalmente la scadenza al 23 settembre. Ma questo non incider su Palazzo Chigi perch, spiega un esponente dem, nessun partito di maggioranza ha la forza di mandare a abitazione Draghi anzitempo

L’incubo che minacciava le ambizioni dei parlamentari si dissolto: il vitalizio salvo. Formalmente la scadenza per ottenere la pensione fissata al 23 settembre, quando la legislatura toccher i quattro anni, sei mesi e un giorno necessari a far scattare gli emolumenti dopo i sessant’anni. In realt gi ora deputati e senatori uscenti sono garantiti, perch la legge prescrive che resteranno in carica fino alla prima seduta del prossimo Parlamento. E anche se le Camere venissero sciolte oggi, tra il periodo di campagna elettorale, il giorno del voto e l’insediamento dei nuovi rappresentanti del popolo, passerebbero almeno ottanta giorni.

Cos la meta tanto ambita stata di fatto raggiunta. E insieme ad essa cade l’argomento che in questa fase ha tenuto banco nel Palazzo, al punto da essere elevato a fattore politico: la tesi cio che nessuna mossa di partito avrebbe potuto portare alla caduta delle Camere fino a settembre, in nome degli interessi (personali) dei singoli parlamentari. Che di qui in avanti saranno sicuri di intascare mille euro al mese per ogni legislatura completata. Insomma, l’alibi del vitalizio non c’ pi. Ma questo non incider sul timing di Palazzo Chigi, perch — spiega un esponente dem — nessun partito della maggioranza ha la forza di mandare anzitempo a abitazione Draghi. A prescindere da quanto far il M5S
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Il modo in cui il capo dei grillini sta muovendo contro il premier la scopiazzatura della strategia con cui Renzi lo mand a abitazione un anno e mezzo fa, racconta un ministro che sedeva anche nel Conte-bis: Conte ha esordito alzando il tono dello scontro. Poi ha chiesto un segno di “discontinuit” al governo e infine ha presentato un documento a Draghi. Proprio come fece Iv prima di ritirargli la fiducia. Ma un conto sono gli atti, un conto la capacit di gestirli politicamente, portandosi dietro tutti i grillini. E l’ex premier manifesta questi limiti: pi che un leader il portavoce di due diverse e contrapposte istanze nel Movimento. chiaro che presto o tardi le tensioni nei Cinque Stelle si scaricheranno sui vertici del partito o sull’esecutivo. Ma anche nel caso in cui Conte rompesse con il governo non sarebbe scontata la fine della legislatura. Gi nel Pd si nota una differenza d’impostazione tra Letta e Franceschini: la scorsa settimana il segretario ha annunciato che se il M5S uscisse dalla maggioranza si andrebbe alle urne, mentre il ministro ha detto che se il M5S uscisse dalla maggioranza non si potrebbe pi fare l’alleanza. E ieri alla riunione dei deputati dem, quando la capogruppo Serracchiani ha riproposto la tesi di Letta, nella sala stato tutto uno scambio di sguardi e di sorrisi. Ma chi ci crede che il nostro partito darebbe il benservito all’uomo della Bce per andare alle elezioni?, ha commentato uno dei partecipanti: Zingaretti ci prov due volte. E prima nacque il Conte-bis, poi arriv Draghi.

Una cosa certa: qualora il Movimento rompesse con Palazzo Chigi, la Lega non si muoverebbe e lascerebbe al Pd la prima mossa. Su questo punto almeno Salvini e Giorgetti hanno raggiunto un compromesso. Per tutta una serie di ragioni il Capitano non pu e non vuole intestarsi la paternit del voto anticipato: intanto mira a difendere i consensi del suo partito, che per quanto in calo rappresentano una dote ben maggiore di quella di cui dispone Conte; eppoi non intende prestare il fianco a Meloni, che aspetta di infilzarlo con un finalmente per sottolineare il fallimento delle larghe intese. Semmai il Carroccio si appresta ad alzare di pi i decibel nella maggioranza per mostrarsi incisivo e determinante sui provvedimenti di governo. Ieri i capigruppo leghisti hanno puntato l’indice contro la norma sul de minimis legata al tetto dell’energia. E subito dopo il ministro Giorgetti ha chiesto all’Economia di correggere urgentemente il testo. Il nodo dei vitalizi sciolto. Quello politico resta intatto.

6 luglio 2022 (modifica il 6 luglio 2022 | 23:38)



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Francesco Verderami , 2022-07-06 21:27:22 ,

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