Quando a luglio è risultato positivo al Covid-19, al presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato prescritto il Paxlovid, un antivirale che aiuta l’organismo a combattere il virus. Anche in Italia, il farmaco può essere prescritto dal medico di base e acquistato in farmacia, il che significa che le persone particolarmente vulnerabili, se contagiate, possono usarlo a abitazione per evitare di sviluppare sintomi gravi e potenzialmente letali.
Il Paxlovid è diventato il primo antivirale orale al mondo a essere autorizzato per l’uso contro Covid-19. Nel dicembre del 2021 è stato approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense e successivamente, nel gennaio di quest’anno, è stato raccomandato dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema). L’approvazione del farmaco da parte delle autorità di regolamentazione, avvenuta a meno di un anno dalla somministrazione al primo paziente durante gli studi clinici, ha fatto sì che il Paxlovid venisse descritto come il medicinale sviluppato più rapidamente della storia.
Da allora, le Nazioni Unite hanno stretto un accordo con i produttori del farmaco per produrne una versione generica, in modo da poter fornire milioni di dosi ai paesi a basso e medio reddito a partire dall’aprile 2022.
Come funziona il Paxlovid?
Sviluppato dal gigante farmaceutico mondiale Pfizer, il Paxlovid è una politerapia, contiene cioè due diversi farmaci: il nirmatrelvir e il ritonavir.
Quando infetta una cellula, il Sars-Cov-2 “sabota” i meccanismi cellulari in modo da produrre le proteine di cui ha bisogno per assemblare nuove copie di se stesso, il che gli consente di continuare a diffondersi all’interno dell’organismo.
Il nirmatrelvir è l’antivirale attivo del Paxlovid. Agisce colpendo un enzima chiamato Mpro, che si trova in molti coronavirus ed è fondamentale per la loro capacità di riprodursi. Il nirmatrelvir impedisce a Mpro di produrre le proteine attive di cui il Sars-Cov-2 ha bisogno per replicarsi. Non si tratta di un farmaco recente: fu inizialmente sviluppato da Pfizer per combattere il virus della Sars nel 2002.
Il secondo farmaco, il ritonavir, è un “potenziatore”, che rallenta la velocità di metabolizzazione del nirmatrelvir nel fegato, facendo sì che l’antivirale attivo raggiunga concentrazioni più elevate nell’organismo e duri più a lungo prima di essere eliminato. In passato, il ritonavir è stato utilizzato per rendere più efficaci le terapie antivirali per l’Hiv .
Come si assume Paxlovid?
Il dosaggio raccomandato dall’Ema prevede l’assunzione di tre compresse, due da 150 mg di nirmatrelvir e una da 100 mg di ritonavir, due volte al giorno per cinque giorni consecutivi. Per essere efficace nell’arrestare la diffusione del virus nell’organismo (e impedire lo sviluppo completo della malattia), Paxlovid deve essere assunto il prima possibile dopo l’infezione, entro i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi.
Quanto è efficace?
Attualmente il Paxlovid è l’antivirale orale più efficace per contrastare il Covid-19. Lo studio clinico che ha portato alla sua autorizzazione da parte delle autorità di regolamentazione, ha riscontrato che riduce dell’89 % il rischio di ospedalizzazione e di morte nei pazienti più vulnerabili.
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di David Cox www.wired.it 2022-08-10 12:19:12 ,