Il vice premier vede Meloni e poi Giorgetti: «Non ho mai pensato all’intero budget subito. Non sarà tutto nella legge di Bilancio 2023, abbiamo altri quattro anni»
Sereno, serenissimo. Se qualche dubbio ne increspa l’ottimismo, Matteo Salvini sa scacciarlo benissimo: «Il Ponte sullo Stretto nasce con una norma di legge del 1971. L’obiettivo è che il 52esimo compleanno coincida con la copertura economica dell’intero costo che non dovrà superare i 12 miliardi in 10 anni». Il ministro dei Trasporti parla alla platea di «The Young Hope», la scuola di formazione politica di Annalisa Chirico a cui ieri hanno partecipato ben dieci ministri.
E, appunto, se l’aria di austerity ispirata dalla
manovra costringe diversi ministri a misurare i commenti, il vice premier sembra assai sicuro del fatto suo: nella manovra «ci sarà tutto quello che serve per recuperare qualche decennio perso». La convinzione nasce anche da un colloquio con la premier — con cui i rapporti sono «assolutamente distesi al di là delle sparate dei giornali» — subito dopo il Cdm di mercoledì sera.
Mentre ieri, al Senato, Salvini si è dato appuntamento con il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti e i capigruppo delle due Camere, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Il fatto è che la «copertura economica dell’intero costo» non va intesa come soldi subito nella Finanziaria di oggi. «È una cosa che non abbiamo mai nemmeno immaginato»,…
Author: Marco Cremonesi
Data : 2023-09-28 20:34:25
Dominio: www.corriere.it
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