Circa 300mila persone in divisa potrebbero acquistare armi senza l’obbligo di comunicarlo ad autorità o familiari e senza chiedere una licenza. Una sorta di “pistola personale”. Lo prevede un emendamento al contestato ddl Sicurrezza, ancora in discussione. La proposta di norma è stata inserita all’articolo 28 del provvedimento ed è destinata a far discutere. Il testo è stato già approvato alla Camera, ed è ora in commissione al Senato. Sono ancora possibili modifiche, e per questo è il caso di parlarne.
Dalla difesa personale alla sicurezza pubblica
A essere interessati dalla norma sulla “pistola personale” saranno gli agenti della polizia di Stato, i carabinieri, gli agenti della guardia di finanza, della polizia penitenziaria, il personale militare, i vigili del fuoco, le guardie boschive e gli agenti della polizia municipale.
“Fino ad oggi – spiega a Wired Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal) – la possibilità di detenere delle armi per ragioni di difesa personale era prevista per figure apicali come ufficiali della pubblica sicurezza e magistrati, che per il loro lavoro sono maggiormente esposti. Parliamo di circa 11 mila persone”.
Le cose potrebbero cambiare se il nuovo disegno di legge verrà approvato: le persone coinvolte sarebbero 300mila, secondo le stime. “La prima incongruenza della norma che estende questa possibilità anche agli agenti è che è stata inserita in una legge che viene presentata come ispirata dalla necessità di aumentare la sicurezza pubblica, non di tutelare quella della persona”, prosegue Beretta.
Secondo l’esperto, il testo “risponde a una richiesta avanzata negli ultimi anni dai sindacati di destra, richiesta che sottende la considerazione che un agente, di fatto, sia sempre in attività”. Anche quando è fuori servizio. Certo, precisa Beretta, “anche oggi gli agenti in borghese possono portare le armi di ordinanza, e ci sono circolari interne che consigliano espressamente di farlo. Ma da tempo alcuni sindacati di categoria spingono per permettere l’acquisto di modelli più leggeri e facili da portare, perché quelli dati in dotazione alle forze dell’ordine pesano un chilogrammo e sono molto ingombranti”.
La differenza tra agire in divisa e agire con abiti civili
Il ddl Sicurezza è già al centro di polemiche perché, secondo le opposizioni e diverse associazioni, limiterebbe la libertà di protesta, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie, dalle body cam all’intelligenza artificiale. Quello delle armi facili per gli agenti è un altro tassello che preoccupa non poco i critici.
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di Fabio Salamida www.wired.it 2025-01-15 06:00:00 ,