Le proposte del capo del Carroccio: Pera, Nordio e Moratti Seconda votazione a vuoto: schede bianche (e 39 voti a Mattarella)
Le rose sono fatte per splendere e rapidamente appassire. Verrebbe da dire: cercate tra i nomi che non ci sono, nella rosa. Ma la partita per avere un suo presidente, che sia tra quelli indicati o in altri, Matteo Salvini la gioca davvero e non come semplice tattica. Degne figure, dice Enrico Letta di Marcello Pera, Carlo Nordio e Letizia Moratti, proposti dal centrodestra. E insieme agli alleati decide anche di non contrapporre una sua rosa. La domanda per non se ti piace la minestra, ma se la mangi. E al momento si registra uno stallo, con sullo sfondo lo spettro delle elezioni anticipate se l’elezione del nuovo presidente mostrasse i segni di una rottura dell’unit nazionale.
La seconda giornata per l’elezione del presidente della Repubblica scivola via cos, con una valanga di schede bianche alternate con un nutrito drappello di nomi curiosi, tanto per vincere la noia, che non danno per una buona immagine della politica. I giochi intanto si fanno fuori dall’Aula di Montecitorio, anche se per ora non c’ accordo nemmeno su quale gioco giocare. Ma non c’ niente di fermo, tutto si muove.
Bastano le prime luci del giorno a Matteo Renzi e a Letta per silurare la candidatura di Franco Frattini ancora prima che esca dal porto, mentre Giuseppe Conte non aspetta il vertice con gli alleati per dire che no, Mario Draghi non si deve spostare da Palazzo Chigi, attirandosi il sospetto di intelligenza con il nemico, visto che Salvini, a stretto giro, dice che il premier sta bene dove sta. questa probabilmente, per la nettezza delle posizioni, la novit di una giornata per altri versi stanca. Tanto pi perch tra i Cinque stelle serpeggia un misto di paura e speranza per lo scouting che la Lega fa tra le loro file. E la contrariet al premier, non nascosta da Dario Franceschini, suona ora anche come un attacco alla segreteria del partito. Sono questi in serata gli spunti di una giornata iniziata in sordina.
Ore 10,30 -La smentita di Salvini
L’esordio di Salvini per negare ogni trattativa tra lui e Mario Draghi sul rimpasto di governo. Smentita doverosa, per rispetto delle istituzioni, ma anche segnale di un canale di dialogo che si va chiudendo. Casini posta una sua foto da giovane appassionato di politica, Sergio Mattarella lascia Palermo per Roma. Poi sponda tra Matteo Renzi e Enrico Letta. No anche solo all’ipotesi di candidare al Quirinale Franco Frattini. Con la crisi ucraina, dicono serve un filo atlantista e lui troppo vicino alla Russia. Salvini ironizza e incassa.
Ore 11,40- La rosa di nomi della coalizione
Il centrodestra annuncia che presenter una rosa di nomi per il Colle. Salvini strappa l’applauso dei suoi: l’ora dell’orgoglio e di un presidente indicato da noi, andiamo fino in fondo. Chiama ovazioni per
Bossi e Berlusconi. Annuncia che i nomi che proporr saranno vicini al centrodestra ma non avranno tessere di partito. Avvistata per le vie di Roma la Lancia Flaminia decappottabile blu scuro del presidente della Repubblica. Giri di prova. Antonio Tajani, dichiarazione su Casini: al momento non pi un uomo del centrodestra. Enrico Letta invita a non presentare nomi divisivi, ma a cercare invece larghe convergenze. Il non detto esplicitamente che con una spaccatura sarebbe difficile tenere ancora in piedi la maggioranza di governo e il rischio di elezioni anticipate si farebbe reale. Arriva la rosa dei nomi del centrodestra: sono Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio. Il segretario del Pd dice che sono nomi di valore, guadagnando l’apprezzamento di Meloni e Salvini. Poi Letta si mette insieme con Conte e Speranza, la decisione di non contrapporre una rosa di altri nomi, ma di invitare invece alla trattativa.
Ore 17,30 -Lo stop di Conte al premier
Mentre i Grandi elettori votano arriva l’affondo di Giuseppe Conte contro la possibilit che Draghi divenga presidente della Repubblica. Dice che il suo ruolo non quello di difendere il destino dei singoli e che non ci sono le condizioni per cambiare la guida del governo. E aggiunge che non si possono fermare i motori per cambiare timoniere. A stretto giro arriva l’eco di Salvini: Draghi a Chigi e lavora bene l. Mentre Enrico Letta, a fronte dei sospetti del Pd, dice che si fida di Conte e che si muovono da alleati, dai Cinque stelle arriva un allarme: la Lega, si vocifera nel Movimento, sta facendo campagna acquisti con i nostri peones.
Ore 19,35 – La contromossa di Letta
Arriva la contromossa di Enrico Letta rispetto alla strategia di Salvini. Dice che il Paese non pu aspettare e torna a prospettare il patto di legislatura con un nome unitario. Una sorta di conclave, la proposta. Chiudiamoci in una stanza a pane ed acqua finch non arriviamo a una soluzione condivisa. Perch i nomi avanzati dal centrodestra li ritiene s rispettabili, ma non votabili. E la preoccupazione quella che siano stati messi in mostra per poi avanzare un altro nome, sempre non digeribile per il Pd, per Leu e una parte dei Cinque Stelle. Il sospetto che si tenti di spingere la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Una candidatura che si considera divisiva e anticamera della fine dell’unit nazionale, con tutti i rischi che comporta, compresa la fine anticipata della legislatura, se non ci saranno le condizioni perch Draghi possa andare avanti, in un ruolo o nell’altro. Ma si teme anche che un consistente plotone dei grillini possa invece votarla, creando una rottura non solo sull’elezione del capo dello Stato, ma sul futuro dell’alleanza.
Ore 20,19 -L’altro scrutinio andato a vuoto
Si chiude la seconda giornata di voto per i Grandi elettori. All’indicazione dei partiti di consegnare la scheda bianca rispondono positivamente in 527 sui 1009 aventi diritto. Oltre ai 39 voti a Sergio Mattarella e a Paolo Maddalena, ci sono ben 38 schede nulle e 125 voti dispersi.
Qui trovate il borsino dei candidati al Quirinale, qui il racconto della giornata per immagini, e qui il link per iscriversi alla newsletter Diario Politico ( quotidiana, e gratuita).
26 gennaio 2022 (modifica il 26 gennaio 2022 | 00:30)
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