Primarie Pd, guerra di numeri tra Bonaccini e Schlein (da 6 a 14 punti di scarto)- Corriere.it

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Author: Cesare Zapperi
Data : 2023-02-06 08:09:55
Dominio: www.corriere.it
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di Cesare Zapperi

I primi dati del voto degli iscritti vedono in testa il presidente dell’Emilia-Romagna ma sulla distanza le versioni divergono. Seggi aperti fino al 12, il 26 tocca ai gazebo

Dopo i primi tre giorni di voto delle Primarie Stefano Bonaccini in testa nella corsa alla segreteria del Pd. Lo dicono tutti i concorrenti, su questo non ci sono dubbi, ma sul vantaggio rispetto alla principale sfidante, Elly Schlein, i numeri non concordano e mostrano che la gara potrebbe essere pi aperta di quel che si potesse immaginare. Per il comitato del presidente dell’Emilia-Romagna il distacco di quasi 14 punti (50,22 % contro il 36,37). Per quello della deputata, invece, la distanza molto pi ridotta, sei punti e mezzo (47,3 per centi rispetto al 40,8).

Numeri diversi che si spiegano in parte, al di l dell’effetto propaganda che ciascuno cerca di creare, con il dato relativo ai votanti complessivi registrati: oltre 15.500 secondo il comitato Bonaccini, circa 14 mila per il comitato Schlein. Dal primo arrivano anche i consensi conquistati anche dagli altri due sfidanti: Gianni Cuperlo ottiene l’8,63 % mentre Paola De Micheli il 4,17.

Gli iscritti al Pd voteranno nei circoli fino al 12 febbraio (il 19 in Lombardia e Lazio), mentre il 26 febbraio si apriranno i gazebo per la scelta tra i due pi votati. Il clima si sta scaldando. Fra richieste di annullamento di congressi (Salerno) e guerra dei numeri tra una regione e l’altra, la sfida si sta concentrando sul duello sui primi due. La differenza potrebbe farla l’affluenza ai seggi. Ci faremo bastare chi viene taglia corto Bonaccini.

Gli eserciti in campo non lesinano dichiarazioni, comunicati, tweet e post. Il sindaco di Firenze Dario Nardella sta con il presidente dell’Emilia-Romagna: Tanta partecipazione nei circoli del @pdnetwork di tutta Italia, con @sbonaccini in largo vantaggio con pi del 50% di voti ottenuti in questi primi due giorni. Un bell’esempio di partecipazione democratica. Avanti cos!. A lui replica Marco Furfato, portavoce del comitato Schlein: Altri avevano i sondaggi, noi abbiamo sale, teatri e piazze stracolme ogni giorno che passa. Sapevamo che stava montando un’onda incredibile di entusiasmo e partecipazione ed arrivata nel voto. Siamo al 40,8%, a 6,5% da Bonaccini (47,3%) su 14mila voti monitorati. Un’onda arrivata anche tra gli iscritti e le iscritte. Forse qualcuno pensava di aver gi vinto, i dati dimostrano che c’ una voglia di cambiamento inarrestabile e che ci riempie di gioia.

Sui territori la battaglia accesa. In Sicilia nei primi congressi celebrati Bonaccini dato nettamente in testa. Il comitato Schlein ribatte: In Veneto i primi due giorni di congresso con quasi 1200 votanti e oltre 60 circoli gi andati al voto vedono Elly Schlein in vantaggio con oltre il 45% tra gli iscritti Pd. Nel mezzo, guadagna consensi il terzo incomodo, Gianni Cuperlo, che incassa un endorsement sorprendente, quello di Bruno Tabacci: Ho letto l’intervista sul Corriere della Sera di Aldo Cazzullo a Gianni Cuperlo. L’ho trovata bella, appassionata e persuasiva. Se fossi iscritto al Pd lo voterei sicuramente. Guardo con grande attenzione, ma con altrettanta preoccupazione allo svolgimento di questo congresso cos importante: anch’io sono convinto che il Pd vada riformato ispirandosi alle esperienze dei grandi partiti popolari che esprimevano leadership di altissimo livello perch sostenute da un’ampia partecipazione di popolo. Purtroppo la realt di questa fase molto diversa.

Tra le tante curiosit che emergono dalle urne, rimbalza il risultato del voto nel circolo delle Vie Nuove di Firenze, storica roccaforte di Matteo Renzi. Qui, dove l’attuale leader di Italia viva era tesserato del Pd e dove in passato ha registrato consensi bulgari (il 75% alle primarie del 2013, l’89% in quelle del 2017) Schlein prende il doppio dei voti di Bonaccini (48 a 23). Anche se, bisogna poi osservare, a ieri in Toscana il bilancio volge comunque in favore del governatore emiliano (51,7% contro il 40,3%).

6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 08:25)

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