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Di esagerato amore. Fuori dal labirinto della dipendenza affettiva

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Descrizione

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(as of Aug 21, 2024 05:40:00 UTC – Details)



«Di esagerato amore è tutto questo. Una carta geografica per chi vuole comprendere. Una torcia nel buio per chi soffre. Una panchina al sole per chi è guarito e guarda a quello che è stato con l’espressione risolta della benevolenza» (dalla Prefazione di Selvaggia Lucarelli). «Io non vivo senza te» è una frase alleanza spesso come il segno di un legame intenso, un modo di dire usato per rappresentare una storia romantica. In troppi casi è invece l’espressione di una vera e propria dipendenza, di una relazione malata che rende infelici molte persone, più di frequente gentil sesso. La dipendenza affettiva è un disturbo ancora poco conosciuto, dal quale è difficile liberarsi perché ha radici profonde nel cuore della famiglia d’origine, dove sperimentiamo le prime forme di attaccamento e impariamo, quando va tutto bene, l’amore per noi stessi. Ma se invece siamo stati bambini poco accuditi, trascurati, o addirittura abusati, o al contrario figli esagerato protetti, oggetto di attenzioni eccessive, allora possiamo sviluppare rapporti nei quali il partner viene vissuto come un’ancora di salvezza, qualcuno che può riparare le vecchie lacerazioni. In questo libro Ameya Gabriella Canovi condivide la sua lunga esperienza di sostegno a dipendenti affettivi raccontando le loro storie e spiegando il disagio di cui sono prigionieri, con le sue diverse manifestazioni: mendicare l’impulso o pretenderlo, manipolare o sedurre l’amato, riprodurre situazioni sentimentali velenose, subire la frustrazione di un desiderio di fusione mai soddisfatto. Con un approccio tanto rigoroso quanto ricco di empatia, delinea inoltre un percorso di familiarità di sé capace di disinnescare il «esagerato amore», il bisogno eccessivo dell’altro, e l’invadenza dei rimpianti e delle recriminazioni per ciò che non si è avuto. Esplorare il proprio passato fino alle radici è il primo passo per riuscire a risanare l’amore improprio o ricevuto male che c’è alla base di questa sofferenza e a costruire nuove relazioni con responsabilità e libertà. Prefazione di Selvaggia Lucarelli.

Dall’editore

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Un percorso che porterà le persone a cogliere la vera essenza delle loro relazioni all’interno della famiglia e della coppia e a costruire legami con responsabilità e libertà.

Un libro che fa bene all’anima, per il benessere interiore.

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Rivolto non solo a chi soffre o ha sofferto di dipendenza affettiva ma a tutte le persone che vogliono conoscersi nel profondo.

Editore ‏ : ‎ Sperling & Kupfer (10 maggio 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 259 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8820073285
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8820073282
Peso articolo ‏ : ‎ 450 g
Dimensioni ‏ : ‎ 15 x 2.7 x 22.2 cm

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Rivolto non solo a chi soffre o ha sofferto di dipendenza affettiva ma a tutte le persone che vogliono conoscersi nel profondo.

12 recensioni per Di esagerato amore. Fuori dal labirinto della dipendenza affettiva

  1. lucia missorini

    Per chi ha voglia di prendere in mano le redini della propria vita
    Ho letto con molta attenzione il libro. Nei viaggi in macchina di lavoro l ho anche riascoltato su Storytel. Il connubio tra i due diversi approcci alla “lettura” del testo mi hanno permesso di cogliere con più attenzione il suo significato, i dettagli e i concetti in modo chiaro e consolidato.Non è un libro per tutti. Apparentemente lo sembra perché ha un linguaggio chiaro e scorrevole ma un conto è leggere uno scritto un altro è leggerlo volendo coglierne il significato profondo che lo caratterizza visto che dietro c’e’ sicuramente un grande lavoro. È un libro per chi ha la umiltà di voler davvero guardarsi dentro, per chi ha voglia di prendersi la scomodità di guardare se stesso in un modo differente da come si è soliti fare in questi contesti. È richiesto sicuramente uno sguardo adulto o l’impegno a volerlo raggiungere.Emerge chiaramente la preparazione della scrittrice che “maneggia” l argomento con grande disinvoltura e naturalezza. A tratti più tecnico, seppur sempre in un linguaggio molto comprensibile, a tratti ironico e di profonda sensibilità. L autrice, attraverso i frammenti , regala con grande generosità ed umiltà, piccoli sguardi sulla sua esperienza personale, sul suo vissuto, sulla sua emozionalità . Sono punti di forte coinvolgimento emotivo perché appaiono sinceri, intensi e generosi.Non c è “buonismo” o “gratitudine smodata” come ho letto in alcune recensioni prima di acquistarlo. C è invece un invito a prendere in mano la propria vita senza rimanere ancorati ad un passato e a delle esperienze che forse ci hanno tolto invece che alimentarci ma che sono parti di noi comunque e per questo vanno accolte perché non siamo il frutto solo delle cose belle che la vita ci ha regalato, ma anche di quelle dolorose e che con onestà dobbiamo riconoscere che ci hanno comunque insegnato qualcosa o che ci hanno portato a reagire e metterci in gioco. L autrice invita a prendersi la responsabilità ora di seguire la propria felicità perché restare girati indietro, ci tiene fermi, non ci fa evolvere, ci blocca li come vittime lamentose. La parola “perdono” non è contemplata perché il focus non è quello di giudicare gli altri ma di coglierne anche le fragilità, cercando di essere comunque grati per quanto ci è stato dato, e seppur ci possa apparire modesto quanto ricevuto non lo è mai, se non altro per il dono della vita.Si apprende chiaramente che diventare adulti è scomodo. Vuol dire prendersi la responsabilità di seguire la propria felicità. Questo implica scelte spesso drastiche e poco popolari, implica impegno ad ascoltare la nostra voce interiore e a seguirla senza indugio, implica coraggio e forza d animo e non tutti hanno voglia di impegnarsi per questo. Certo , è molto più comodo restare seduti, girati indietro a lagnarsi e a giudicare gli altri rimanendo piccoli nella propria voluta infelicità. Questo è quanto ho colto da questo testo. Un grazie all autrice per il modo con cui ti prende per mano e ti conduce in questo viaggio. Consigliato a chi ha voglia di essere felice, di sciogliere certe catene e di ristrutturarsi ben saldo su se stesso.

  2. Alessio

    Magnifico
    Un libro davvero speciale in grado di cambiare la percezione di se stessi. Un vero e proprio faro guida nell’infinito mare delle emozioni e dei sentimenti. In grado di donare la giusta consapevolezza che serve per conoscere se stessi e visualizzare determinate dinamiche che da tempo svolazzano sotto il proprio naso. Da leggere almeno una volta nella vita. Ottimo

  3. M

    Fantastico
    Questo libro è un viaggio dentro se stessi , la lettura di questo libro ti apre un mondo..Ti spinge a guidarti ma nella maniera giusta ti aiuta a farlo e pagina dopo pagina capisci che stai facendo il viaggio giustoTi aiuta a capire vari aspetti di alcune relazioni, ti apre gli occhi..ti apre a guardare le cose in maniera diversa, ti aiuta a crescere.. Ti aiuta a perdonare, a capire, a superare paure ansie e traumi.. Ti fornisce gli strumenti per poter avere relazioni sane di qualsiasi tipoLo consiglio a chiunque abbia voglia e sia pronto a fare questo meraviglioso viaggio dentro di seMi è stato consigliato da un amico in un periodo particolare della mia vita e nn poteva darmi consiglio migliore ringrazio lui ma soprattutto ringrazio la dottoressa per questo testoAprire gli occhi in maniera consapevole e arrivare ad essere la mia migliore versione di sé stessi si può.. GrazieAscoltero anche l audio libro

  4. Francesco 84

    dipendenze affettive
    Libro carino sulle dipendenze affettive, cosa sono e da cosa nascono, parla di tutti i tipi di relazioni ed è ottimo per chi ha figli, scritto molto bene. Consigliato

  5. Alice U

    chiaro e interessante
    Nonostante io, grazie ad anni di terapia, sia ormai fuori da questi loop della dipendenza affettiva, l’ho trovato molto interessante e ricco di esempi, nel completo rispetto della sensibilità di ciascuno. piacevole lettura

  6. Livia Vece

    utilissimo
    Credo sia un libro fatto molto bene sulla tematica delle dipendenze, dove qui parla della dipendenza affettiva ma si può tranquillamente espandere ad altre forme. Lo consiglio vivamente

  7. Nino

    Importante.
    Seguo la Dottoressa Canovi sui vari social, ho letto questo libro con molto piacere.Un valido aiuto per capire se stessi e riconoscere negli altri alcuni atteggiamenti che alla lunga possono essere dannosi.Un libro che arricchisce.Scritto in modo da poter essere compreso da tutti, e, nella parte finale ci sono schede molto utili.Mi è piaciuto tantissimo.Lo consiglio vivamente.

  8. Valentina

    Una prospettiva diversa e illuminante
    Questo libro approfondisce un problema molto diffuso che oggi spesso viene ridotto ad una narrativa vittima-carnefice (solitamente donna-vittima e uomo-carnefice) che non è realistica e tantomeno utile a chi soffre per una dipendenza affettiva.Quello che emerge dal libro è invece l’opposto, cioè che la donna ha una parte molto attiva in queste relazioni di dipendenza e che attua comportamenti disfunzionali a volte anche peggiori o più subdoli, che solo con un’osservazione superficiale possono sembrare da vittima.Per me è stato un punto di vista illuminante e utile a dare una nuova lettura a certe dinamiche che ho vissuto e creato in prima persona.

  9. Miluska

    Me gusta mucho el libro llego muy rápido. Excelente

  10. Virginia Messina

    Se si é pronti a leggerlo, rileggerlo, scovarcisi dentro e porsi le giuste domande, allora ti cambierà. Con me ha fatto esattamente quello, e molto di più: ha acceso la gratitudine nei confronti dei miei genitori, soprattutto verso mia madre, la quale ho imparato a vedere con occhi nuovi. Adesso ogni volta che penso a quando sono simile ai miei, mi sale un moto di gioia e gratitudine profonda che non so spiegare a parole. Sto ancora lavorando per guarire le mie ferite così che possano smettere di sanguinare e sono sicura che lo rileggerò di nuovo, perché con ogni cosa é così: quando si é pronti, si può ritrovare un nuovo pezzo di sé. Consiglio questo libro a chiunque si senta pronto, a chiunque sia tanto coraggioso da guardarsi e vedersi davvero, senza giudizio. Solo grazie.

  11. Silvia M.

    Da bruco a farfalla…lo sforzo serve ma ne vale la pena e questo libro è una “ stampella” che ti accompagna con fermezza e dolcezza. Grazie

  12. Eccomi

    Era da parecchio tempo che non leggevo un libro italiano, di matrice originale italiana.Mi hanno parlato bene del libro e visto l’argomento delicato cercavo un testo madrelingua perché pensavo sarebbe stato il top sia in termini di vocabolario, che in termini di cultura.Mi aspettavo indubbiamente molto di più.Mi ero dimenticata che la ricerca italiana è un continuo citare cosa ha detto chi, in quale libro alla riga di, senza poi effettivamente ” quagliare”.Un libro che non dice molto di più di ciò che già si sa, e considerandolo dunque un libro basico non capisco a chi sia indirizzato considerando che secondo me arrivi a leggere l’argomento solo se sei già a conoscenza che tu per primo potresti essere dipendente affettivo.Ho segnato ovviamente alcune frasi, ma rimane un libro noioso e scritto male che non va al punto.Sinceramente non ho ben capito cosa andrebbe fatto.Nella parte finale si fa una lista di invitati a cena e si descrivano parecchi casi narcisisti. Forse tutti, non lo so. Mi sono chiesta a questo punto quali tratti debba effettivamente avere una persona che si ritiene “sana/normale/completa”.Se stai zitto non va bene perché soffri di insicurezza, se parli sei troppo loquace ed e’ solo una maschera che nasconde un trauma infantile dove non sei stato ascoltato e quindi ora “urli”.Insomma è un gioco dove non si vince mai!Alla fine sto libro mi ha lasciato l’amaro in bocca e non ho ben capito quale sia il caso ideale da raggiungere.Gli esempi di personaggi seguiti nella terapia li ho trovati al quanto no-sense in quanto non si dice effettivamente come la persona abbia superato il tutto. Di una coppia si dice addirittura ” sono dipendenti l’ uno dall’altro ma poi non hanno mai continuato le sessioni con me quindi non so bene che fine abbiano fatto. Fine”. Questa parte mi ha lasciato davvero perplessa.Comunque, come da buona letteratura italiana, è un libro che suona quasi come punitivo. Una sfilza di highlights (mettere i punti sulle i) di cosa non va fatto o di come sbagliamo, e mai un momento da dedicare a una pacca sulla spalla per ricordare almeno una volta che sei stato bravo in qualcosa.Ah no scusa, sono io che mi devo ricordare da sola durante la meditazione che sono brava quando però a lavoro posso fare di più, in famiglia mi si dice che devo fare di più, gli amici aprono bocca solo se c’è da ricordarti dove hai sbagliato e mai di quando ci sei stata quando erano nei pasticci.Diciamo che se la gente imparasse ad aprire la bocca anche quando si fa qualcosa di corretto, ci sarebbe meno casi di bassa autostima e meno caso di dipendenza affettiva. Perché alla fine dipendenza affettiva significa appunto colmare la mancanza o i rifiuti tramite l’ accettazione di un’altra persona, un qualcosa che ci fa sentire di nuovo forti per affrontare la vita.E da dove viene la mancanza? Dal concetto che in Italia ci viene sempre ricordato quando sbagliamo, un qualcosa che mina la nostra autostima.Un libro da leggere, chiudere e non riaprire.Cercherò le mie risposte altrove

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