Descrizione
Price: 12,90€ - 12,25 €
(as of Oct 16, 2024 11:41:16 UTC – Details)
dopoché una gru si abbatte sul suo pickup, Edgar Freemantle deve far fronte a una vita diversa. Devastato nel fisico, e non solo, dapprima cerca di ferire col coltello la moglie e poi di strangolarla con la mano sinistra (l’altra mano l’ha persa, con tutto il braccio destro, nell’incidente). da fuori ristabilito, lascia le sue proprietà alle due figlie e alla moglie, che ha pronto di divorziare da lui, e si stabilisce su una solitaria e paradisiaca costa della Florida, Duma Key, dove affitta una grande villa rosa sulla spiaggia. Proprietaria di tutta la zona è l’anziana Elizabeth Eastlake, una signora non del tutto lucida che allerta subito Edgar di un grande pericolo che lo minaccia. intanto che Edgar si scopre una dote inaspettata di pittore: i quadri che comincia a dipingere, specie quando il braccio amputato gli procura delle sensazioni fantasma, rivelano un talento eccezionale, non solo dal punto di vista artistico… Proprio quando la sua vita sembra ricomporsi, anche grazie alla comprensione della ex moglie e al costante predilezione delle figlie, che lo sostengono a distanza nella sua nuova attività artistica, il passato di Elizabeth viene a interferire violentemente con il presente di Edgar.
Editore : Sperling & Kupfer (17 ottobre 2013)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 744 pagine
ISBN-10 : 8868360888
ISBN-13 : 978-8868360887
Peso articolo : 474 g
Dimensioni : 12.3 x 4.3 x 19.3 cm
Rankovic –
Bello
Poteva ricamarci ancora se voleva , mi è piaciuto tanto ! Consiglio vivamente di leggerlo , come King non câè nessuno !
GIAMMARCO M –
scorre veloce!
Acquistato diverso tempo fa insieme ad altri libri di King è rimasto sullo scaffale diversi anni prima che mi decidessi a leggerlo. Come sempre SK è una garanzia quanto a storia e a scorrevolezza e infatti nell’arco di 4 pomeriggi di vacanza sono riuscito a divorare l’intero romanzo. La storia è ambientata in una tranquilla ed isolata isola della Florida dove il protagonista (Edgar Freemantle) decide di ritirarsi a seguito di un incidente e dove si riscopre ad avere un insolito talento artistico… i dipinti però si rivelano avere un rapporto magico ed inquietante con il passato (ed il presente) dell’isola e portano Edgar a dover affrontare un inquietante forza soprannaturale. I personaggi sono tratteggiati in modo abbastanza vivido e in ogni caso suscitano un immediata simpatia (come quasi sempre con King). La lettura è davvero fluida e la suddivisione in brevi capitoli ci porta a non mollare il libro fino all’ultimo. A voler essere onesti ritengo che la prima metà (con il mistero ancora da svelare) sia quella migliore, poi il finale va un po’ a perdere con qualche faciloneria: in ogni caso non male! Non si può dire che rientri tra le migliori opere di King, ma resta un piacevolissimo romanzo.
elisa56 –
Libro Stephen King
Ottimo tenuto benissimo mi mancava
marta morani –
Un po difficile da seguire
à stato molto difficile leggerlo fino alla fine, è un Po lento e bisogno concentrarsi molto perché è difficile seguire il racconto del protagonista ,la storia è Buona nel contesto alla fine ti prende di più. Si fa fatica a seguire il filo forse perché il personaggio cambia le parole e i nomi delle persone .
Cliente Amazon –
Bellissimo libro di Stephen King
Ennesimo capolavoro del mio autore preferito
Irene Bert Forneris –
“Mi stai simpatico, muchacho”
Edgar Freemantle non è uno scrittore, professione amata dagli alter ego del Re in molti dei suoi passati capolavori. Edgar fa l’imprenditore edile, ama la sua famiglia (e si, ha una figlia preferita, ma cerca di non farlo notare). Ha anche una passione sopita per il disegno, che un incidente quasi mortale risveglia, o meglio, costringe a risvegliare, per salvare quel che rimane della sua vita. Edgar non sa che, così facendo, sta risvegliando qualcos’altro, qualcosa di addormentato da tempo nel caldo golfo della Florida, dove si è trasferito da bravo baby pensionato. Non ha problemi economici, Edgar, e questo gli dà il tempo di dedicarsi anima e corpo al suo nuovo hobby, intervallato da passeggiate di salute e da visite a nuovi amici e vicini. Lo seguiamo procedere incerto, poi sempre più sicuro, sulla via della guarigione – solo che quella strada è piena di sabbie mobili che lo risucchiano sempre più a fondo man mano che va avanti…non fatevi troppe domande, lasciatevi risucchiare con Edgar, ma portatevi un amico o due con voi. Vi serviranno per uscirne vivi.
Igor –
Meraviglioso.
Che dire, per me King rimane King. Ad ogni libro che leggo mi convinco sempre di più del perché sia il mio scrittore preferito.La trama è fantastica, divorato letteralmente in 4 giorni.
Alessandro Casaburo –
Un altro libro poco ispirato del Re.
***Attenzione: la recensione contiene spoiler***Edgar Freemantle è il miracolato sopravvissuto di un grave incidente, che lo ha privato del braccio destro e quasi annientato il corpo, la mente e la vita famigliare. Per fini terapeutici, decide di ritirarsi per un anno in Florida, a Duma Key, dove riprende una passione giovanile: dipingere. Ed è sotto il sole della Florida, tra le palme, la sabbia dorata e le onde del mare che Edgar scopre non solo di essere molto bravo, ma di essere ispirato in maniera quasi sovrannaturale.Qui si manifesta il primo problema di “Duma Key”: l’eccessiva lunghezza. Per quanto un lettore di King sia abituato a libri lunghi, questa volta la cosa pesa. Se da un lato la lunghezza è giustificabile con la necessità di inserire elementi fondamentali alla narrazione, dettagli che servono in fasi più avanzate, elementi noti ai lettori di King, dall’altro la narrazione incede lentamente, ripetendo spesso le stesse sequenze di cose.Il secondo problema di “Duma Key” è l'”assassino”. Il libro parte dal presupposto che le persone menomate siano caratterizzate da una particolare sensibilità verso diverse forme di sovrannaturale, che si veicola anche in una spiccata vena artistica. E’ quello che accade ad Edgar Freemantle ed Elizabeth Eastlake. Ad un certo punto, interviene Perse, questa entità maligna che sfrutta le abilità artistiche dei personaggi per ottenere quello che vuole. In mezzo, non si capisce cosa ci sia: è Duma Key ad attirare Edgar? E’ stata Perse? Probabile, ma non è chiarissimo.Terzo problema: Perse. Questa entità potentissima capace di esercitare la sua influenza a distanze chilometriche, eppure deve aspettare una bambina per essere trovata, quando avrebbe potuto fare quello che voleva (se è vero che, da mezza dissepolta, è stata capace di modificare la vita di Wireman affinché andasse a Duma Key. Ma, ancora una volta, è stata Perse o Duma Key?).Quarto problema: King ha creato un background senza regole. O meglio, con regole flessibili che si aggiungono all’occorrenza, per fini narrativi, e ciò inficia molto la sospensione dell’incredulità (nonostante sia un romanzo dell’orrore).Il lettore arriva stanco al finale, anch’esso troppo lungo – non solo nel senso delle pagine, ma anche delle tempistiche interne della vicenda – e che si trascina fino alla fine di una storia stanca, con un paio di idee buone, che sanno un po’ di già visto, e sfruttate male.L’incontro finale sulla spiaggia aggiunge la ciliegina sulla torta ad un libro che è un mezzo pasticcio. Non è completamente un disastro, perché i personaggi sono ben caratterizzati e ci sono alcune parti che si possono salvare (prevalentemente i flashback), ma questo non è un libro dello Stephen King ispirato. Si evince il messaggio: l’arte come salvezza personale e come modo per aprire altri mondi a chi vi assiste (ovviamente è l’idea di base, poi King vira verso l’orrore in quanto autore del genere). King queste cose le ha vissute sulla sua pelle, d’altronde. Ma si vede che non ha ancora ritrovato la sua, di musa. “Duma Key” è l’ultimo libro di una sequenza con tante opere poco ispirate e poche che si salvano (“La storia di Lisey”, “Cell”, “Buick 8”, “L’acchiappasogni”), che sembrano più opere di marketing e non libri scritti per l’esigenza di “sturare”, come accade ad Edgar Freemantle.