The Cider House Rules (Black Swan) (English Edition)

10,62

Descrizione

The Cider House Rules (Black Swan) (English Edition)
Price: 10,62€
(as of Sep 11, 2024 02:09:45 UTC – Details)


‘The reason Homer Wells kept his name was that he came back to St Cloud’s so many times, after so many failed foster homes, that the orphanage was forced to acknowledge Homer’s intention to make St Cloud’s his home.’

Homer Wells’ odyssey begins among the apple orchards of rural Maine. As the oldest unadopted child at St Cloud’s orphanage, he strikes up a profound and unusual friendship with Wilbur Larch, the orphanage’s founder – a man of rare compassion and an addiction to ether. What he learns from Wilbur takes him from his early apprenticeship in the orphanage surgery, to an adult life running a cider-making factory and a strange relationship with the wife of his closest friend…

ASIN ‏ : ‎ B007ZC2446
Editore ‏ : ‎ Transworld Digital; New Ed edizione (10 maggio 2012)
Lingua ‏ : ‎ Inglese
Dimensioni file ‏ : ‎ 1389 KB
Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
X-Ray ‏ : ‎ Abilitato
Word Wise ‏ : ‎ Abilitato
Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
Lunghezza dare alle stampe ‏ : ‎ 612 pagine

7 recensioni per The Cider House Rules (Black Swan) (English Edition)

  1. Roberta

    una grande libro
    Sincero, schietto, profondo, con descrizioni fulminanti, una prosa moderna e personaggi non tagliati con l’accetta ma dalla psicologia estremamente complessa. Ci si sente vicini a tutti, alle ragioni dell’uno e dell’altro, anche se opposte, iscritte in valori etici agli antipodi. L’ho amato moltissimo.

  2. Barbara

    “For everything—you have to wait and see.”
    Maine New England. Fine anni 30.Il dottor Larch, direttore dell’orfanotrofio nonché medico ginecologo ed abortista (quando l’aborto non solo non è moralmente accettato, ma persino illegale, in Maine), nutre per Homer Wells, il più anziano orfano di St Cloud’s, un amore incondizionato, paterno, ma altrettanto riservato.Wilbur Larch ha contribuito alla formazione di Homer con cura ed attenzione, non solo di giovane uomo, ma anche (sempre in maniera illegale, si intende) dal punto di vista medico scientifico, affinché Homer Wells possa, un giorno, prendere il suo posto come ginecologo (abortista, qualora sia necessario).Homer Wells, d’altro canto, è un ragazzo sensibile, intelligente, candido. Una pagina bianca sulla quale scrivere, un ragazzo non ancora ventenne, nato a St Cloud’s (e mai adottato, suo malgrado), con tanta voglia di fare esperienza del mondo (per lui il mondo non va molto oltre l’orfanotrofio e la stazione della ferrovia poco distante) e soprattutto con una voglia forse ancora maggiore di liberarsi, almeno per un poco, delle pesanti responsabilità che, quale orfano quasi maggiorenne, gli vengono imposte con la scusa di “essere utile”.Homer fa il suo tardivo e tanto agognato ingresso nella vita adulta grazie ad una coppia di coetanei, Wally e Candy, recatisi a St Cloud’s non per un’adozione, né tanto meno per un parto, ma per un aborto. Sarà a bordo della loro macchina, che Homer lascerà l’istituto, e tutta la vita finora conosciuta, per andare a lavorare nell’azienda di Wally, coltivatore di mele. Nei mesi, e successivamente, negli anni che seguiranno, Homer si sentirà sempre in bilico tra l’ebrezza di essere padrone del proprio destino e lo schiacciante e nostalgico senso di colpa che prova nei confronti del suo mentore e praticamente padre, il dottor Larch e dell’istituzione stessa di St. Clouds, che per Homer è stata casa, famiglia e scuola, e che garantisce, alle donne che vi giungono (spesso povere, spesso senza nessuna speranza), un parto sicuro e un altrettanto sicuro e gratuito aborto, senza che si affidino a macellai senza scrupoli o a donne senza alcuna formazione medico sanitaria.Praticamente, la trama di “Le regole della casa del sidro” è tutta qua.Nel corso però, delle 600 e più pagine che lo compongono, noi assistiamo a quella che è una vera e propria crescita e maturazione di tutti i personaggi che ne fanno parte. “Le regole della casa del sidro” è, di fatti, un grande romanzo di formazione.La narrazione è estremamente lenta. E’ un romanzo che va gustato, assaporato come si fa col sidro. Ed è altrettanto appiccicoso e dolce, questo romanzo, e contemporaneamente ironico ma al contempo profondo, che alla fine, esattamente come il sidro, apparentemente leggero, lascia inebriati, con la testa leggera e un vivo calore nel petto.Lo scrittore culla, pagina dopo pagina, il lettore, e lo introduce nella mente e nel cuore dei suoi personaggi, con un vasto gioco di rimandi letterari (Dickens su tutti), pagine di diario, osservazioni acute e dialoghi brillanti. I vari punti di vista spesso si susseguono senza soluzione di continuità, una tecnica narrativa fluida, senza dubbio, ma che esige un lettore attento e paziente. Non aspettatevi chissà quali colpi di scena, la vita scorrerà lentamenteper Homer ed i personaggi che lo circondano. Seguirà il flusso delle stagioni, con la raccolta delle mele, la spremitura del sidro, la prima neve e l’arrivo costante di donne che, spesso sole, scese alla stazione, chiederanno la via per St Cloud’s. E man mano, la Vita offrirà, a tutti i personaggi di questo romanzo, decisioni da prendere e scelte precise da fare.Il filo conduttore di tutto è un argomento molto complesso, ovvero quello dell’interruzione volontaria di gravidanza, un tema sempre molto attuale e sempre, anche a distanza di più di un secolo rispetto alla linea temporale del romanzo, estremamente controverso.“Le regole della casa del sidro” è dunque un poderoso e classico tomo con una parte centrale particolarmente prolissa, e qualche lungaggine anche nel finale. Vale però, a mio parere, la pena di leggerlo (sempre che si apprezzi questo tipo di narrazione), perché è scritto molto bene (io l’ho letto in inglese, c’è chi si è molto lamentato della traduzione italiana, sulla quale non posso dire nulla, per evidenti ragioni) e perché, fondamentalmente è un romanzo sull’amore: sull’amore e sulle regole che governano il mondo e la propria coscienza. Ma, si sa: le regole, in quanto tali, ci sono, spesso, per essere infrante.Tra parentesi, io ho ADORATO il dottor Larch in ogni sua frase, in ogni suo appunto tratto dalle memorie dell’orfanotrofio, in ogni suo sogno drogato di etere, in ogni lettera e pensiero rivolto ad Homer, o a se stesso, o agli orfani che gli erano affidati, oppure alle altrettanti donne che entravano nel suo istituto, per uscirne alleggerite, ma vive, sane e salve. E’ una figura di medico e di mentore che tanto avrei voluto conoscere veramente: non una persona perfetta, sia chiaro, ma allo stesso tempo un uomo saggio, sensibile, e attento alla vita.Io credo che, quando si finisce per sognare, durante la notte, i personaggi di un romanzo che si sta leggendo (come appunto è successo alla sottoscritta a circa un centinaio di pagine dalla parole fine), sognando un ipotetico finale, ipotetici dialoghi e turning point della trama, questo significa che la storia, seppure in buona parte di fantasia (ma non troppo, come si scoprirà nelle note dell’autore, alla fine del romanzo) fa un pochino parte di noi e difficilmente tenderà ad essere dimenticata, nel corso del tempo. E questo, in buona sostanza, indica, almeno per me, che si è appena finito di leggere un bel libro.-“What is it?” Homer Wells asked. “The Lord’s work,” said Wilbur Larch, that saint of St. Cloud’s, because that was when he realized that this was also the Lord’s work: teaching Homer Wells, telling him everything, making sure he learned right from wrong. It was a lot of work, the Lord’s work, but if one was going to be presumptuous enough to undertake it, one had to do it perfectly.-

  3. Bob

    If you have seen the movie, be prepared to discover a much more involved, enticing, and interesting tale in the novel’s 600 pages. John Irving notes in his brief “Afterword” at the end of the book that the plot of book is far more complicated than the compressed version he adapted as a screenplay, and that compression resulted in some rather significant alterations and omissions. Among the alterations are the relationships between Homer and Wally, between Homer and Candy, and the matter of time passage. Omitted were an Angel and the book-length character of Melony (who would have been a Melody but for an errant key stroke), and their roles in the novel are of a nature that changes the complexion of the story in a substantial way.Another thing worth noting is that that this story has two main characters; the ether-addicted Dr. Wilbur Larch and orphan cum-doctor Homer Wells. While this may possibly create focus issues for the reader, it is unlikely to inhibit enjoyment of this marvelous literary work that is marked with humanity, kindness, and wisdom. Iriving is a powerful storyteller.Now, if you have not seen the movie but are contemplating purchasing this book, be aware that it deals frequently with abortion and in most of those from a decidedly pro-choice perspective. John Irving, writing “Rules” in the mid-80’s (about a much earlier period), was very cognizant of the legalization debate brewing, escalating, in the U-S and elsewhere, and it is likely (I strongly believe) that this book served as an eye-opener for many. But, as my headline to this review emphasizes the debate has again erupted, and I am personally saddened, nay angered, that (in the U-S) women are once more being denied dignity and the fundamental right of choice.

  4. SimonFraser

    Long but never once boring.Great characters, all very human and more or less flawed in interesting ways.Intense but easy to digest storytelling.Recommended but do bring your sandwiches

  5. Vixsteel

    Probably one of my favorite books of all time. I read this 3 months ago and I still think about it. Would recommend!

  6. gilbert63

    Excellent. Un peu déconcertant. Différent. Le sujet et son traitement sont inédits.

  7. Alejandro Uribe

    Bueno

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