MOSCA – Con una mossa da judoka, il presidente russo Vladimir Putin ha sparigliato ancora una volta le carte. Alla vigilia del “D Day”, il giorno dell’invasione russa dell’Ucraina paventato da alcune intelligence occidentali, da Mosca sono arrivati in rapida successione vari segnali distensivi: il ministero della Difesa ha annunciato l’inizio del ritiro delle truppe ammassate alla frontiera ucraina; il ministro degli Esteri Serghej Lavrov ha sottolineato “la risposta positiva” dell’Occidente ad alcune delle iniziative russe sulla sicurezza che “erano state respinte per tanto tempo”; il presidente Vladimir Putin, infine, ha assicurato di “non volere la guerra”.