Anche il tasso di nascita di nuove imprese non ha tenuto il passo degli investimenti: solo 19 startup specializzate in tecnologia quantistica sono state fondate nel 2022, rispetto alle 41 del 2021, portando a 350 il numero totale di realtà innovative che afferiscono all’ecosistema. Infatti, gli investimenti sono destinati più spesso ad aziende consolidate rispetto alle nuove imprese: questo accade, spiegano gli esperti, anche perché i talenti del settore molto spesso operano nell’ambito della ricerca accademica o per conto di aziende già avviate. A questo si aggiunge che la creazione di nuove startup è frenata dal limitato numero di applicazioni in ambito commerciale e dalla preferenza degli investitori verso realtà già solide e con un passato alle spalle.
Se l’istruzione e la Pa si fanno quantistiche
Gli ultimi mesi hanno rappresentato un punto di svolta per la tecnologia quantistica, a partire dalle scelte aziendali e dalle nuove tendenze del mondo accademico. Quattro delle dieci maggiori operazioni di investimento dal 2001 nell’ambito delle tecnologie quantistiche si sono concluse nel corso del 2022, per un valore complessivo di oltre 100 milioni di dollari. Questi accordi finanziari di grande impatto nella maggior parte dei casi hanno riguardato aziende di hardware, ossia la parte della catena del valore della tecnologia quantistica che richiede più capitale. Non è un caso che, a sottolineare la crescente importanza del settore, lo scorso anno il premio Nobel per la fisica è stato assegnato ai pionieri dell’entanglement quantistico Alain Aspect, John Clauser e Anton Zeilinger.
Anche il mondo del lavoro e quello dell’istruzione sembrano progressivamente allinearsi ai nuovi modelli indotti dallo sviluppo della tecnologia quantistica. Il gap di talenti, in particolare, si stima si sia ridotto nel corso del 2022: quasi due terzi dei posti di lavoro disponibili potrebbero essere occupati da nuovi laureati nel settore delle tecnologie quantistiche, rispetto a un terzo del 2021. Non a caso, un crescente numero realtà accademiche sta integrando nei propri programmi dei corsi specifici in questo ambito: basta pensare che il numero di università che offrono master ad hoc è quasi raddoppiato dal 2021 al 2022. È altrettanto vero che i posti di lavori che rimangono vacanti potrebbero essere occupati da laureati in discipline affini, come chimica, elettronica, ingegneria chimica, tecnologia dell’informazione e della comunicazione, matematica, statistica e fisica.
Il dato è ancora più significativo se si pensa che la riduzione del gap di talenti si è verificata in un periodo storico in cui il numero di posti di lavoro nell’ambito delle tecnologie quantistiche sta aumentando, e non di poco. Altrettanto positivi sono i dati che riguardano gli investimenti pubblici: Stati Uniti e Unione europea hanno un impegno che ammonta, rispettivamente, a 1,8 e 1,2 miliardi di dollari.
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di Gianluca Dotti www.wired.it 2023-08-28 05:00:00 ,