Referendum cannabis, si prevede la depenalizzazione della coltivazione e lascia l’uso della patente di guida- Corriere.it

0


di Alessandra Arachi

Il quesito depenalizza la coltivazione, oggi punita da 2 a 6 anni di reclusione, ed elimina sanzioni accessorie come la sospensione della patente. Interviene sul testo unico degli stupefacenti del 1990. I promotori: «La coltivazione non avrebbe limiti»

Il quesito referendario sulla cannabis si propone di non fare entrare nel circuito penale la coltivazione intervenendo sul’articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti – una legge del 1990 – chiedendo l’abrogazione del verbo «coltiva». In questa maniera si depenalizza la coltivazione delle piante di cannabis e di conseguenza si elimina la pena relativa , la reclusione da 2 a 6 anni. Il quesito ha anche una parte amministrativa eliminando la sanzione di sospensione della patente di guida oppure il divieto di conseguirla per un periodo fino a tre anni.

«Coltivazione illimitata»

Spiega Marco Perduca, presidente del comitato promotore per il referendum sulla cannabis: «Togliendo il verbo coltiva dall’articolo 73, lasciamo intatto gli altri verbi “fabbrica e produce”, il che comporta che, ad esempio, che la coltivazione di foglie di coca o di papavero rimangono reati penali, visto che per poter essere consumate hanno bisogno – appunto- di essere fabbricate e prodotte. La coltivazione dell’inflorescenza della cannabis non ha limiti – quella che contiene il principio attivo – non ha limiti. Il comitato per la cannabis legale ha raccolto 630 mila firme per il referendum, 500 mila delle quali raccolte in una sola settimana grazie alla firma digitale.

16 febbraio 2022 (modifica il 16 febbraio 2022 | 11:34)



Source link

Alessandra Arachi , 2022-02-16 10:35:11
www.corriere.it

Leave A Reply