Renzi: «Online il mio conto corrente, violata la Costituzione e le leggi»

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«Hanno messo online il mio conto corrente, violando Costituzione e Leggi. Hanno scelto come testimone dell’accusa penale un avversario politico. Hanno captato comunicazioni e intercettazioni con un metodo che è stato contestato persino dalla Cassazione». Ora «mi aspetta una lunga battaglia in sede civile e penale per ottenere il risarcimento che merito. La farò con tenacia e metodo, passo dopo passo, senza rabbia. Non ho nulla da temere ed anzi la pubblicazione incivile di questi documenti non fa che confermare la mia trasparenza e correttezza». Lo ha scritto su Fb il leader di Italia Viva Matteo Renzi riguardo all’inchiesta sulla Fondazione Open.

La pubblicazione dell’estratto conto

Nel mirino del senatore e leader di Italia Viva il quotidiano Il Fatto che ha pubblicato il suo estratto conto: si tratta di tutte le entrate percepite dal giugno 2018 al marzo 2020 presso la filiale della sua banca al Senato. Per di più, a scanso di querele, il giornale diretto da Marco Travaglio precisa: nulla di illecito. Sono gli incassi dei due anni successivi alle sue dimissioni da Palazzo Chigi nel 2017: molti i pagamenti per la sua attività di conferenziere internazionale, da 20 a 50mila euro per ogni discorso o intervento (dalla Stanford University in Italy al Ministry of Finance Arabia Saudita). Più i 653mila di Lucio Presta per il famoso documentario su Firenze. Totale, circa due milioni di euro.

Il mandato ai legali

L’ex premier e leader di Italia viva «ha dato mandato ai propri legali di agire in tutte le sedi istituzionali per verificare la correttezza delle acquisizioni e delle pubblicazioni di queste ore. Il senatore Renzi prende atto della violazione reiterata di precetti costituzionali e di norme di legge, nel silenzio di larga parte della pubblica opinione. E conferma il proprio impegno per ottenere giustizia sia in sede civile che penale», si legge in una nota dell’ufficio stampa del leader di Italia viva.

L’attacco ai giudici

L’ex premier attacca i giudici. «Da anni – ha scritto Renzi – spendono centinaia di migliaia di euro e impiegano decine di finanzieri per una caccia all’uomo teorizzata dalla corrente dei giudici di Magistratura Democratica come la stretta di un ’cordone sanitario attorno al senatore Renzi». Quello che sta accadendo, scrive ancora, «dovrebbe indignare l’opinione pubblica, i media, gli avversari politici. Non i miei amici. Perché i miei amici sanno che vicende come queste non mi impauriscono, ma anzi mi danno la carica per rilanciare». «Ma in sede politica – ha concluso – spero che qualcuno rifletta sul fatto che ciò che sta accadendo a me è una reiterata violazione di legge che fa male alle Istituzioni. A chi in queste ore mi sta mostrando affetto va il mio grazie più sincero».



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