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Il deputato del Pd e il caso Piemonte: mi rivolgo soprattutto ai Cinque Stelle
Piero Fassino, ex segretario del Ds e tra i fondatori del Pd, lancia un allarme: «Non si costruisce l’alternativa alla destra a colpi di maglio, con i veti e le preclusioni. Guardando quel che è accaduto in Basilicata e sta accadendo in Piemonte, credo che tutti, a partire dal M5S, siano chiamati a un cambio di passo».
Onorevole Fassino, crede che il cosiddetto campo largo abbia ancora delle chance?
«Il sistema politico, per quanto pluripartitico, tende a polarizzarsi. In uno schema bipolare ciascun fronte è spinto a realizzare alleanze più larghe. Questo dato ineludibile ha un corollario con cui spesso si fatica a fare i conti: se si vogliono alleanze larghe non si possono porre veti».
I veti in Basilicata e in Piemonte li ha posti soprattutto il M5S.
«Quel che è accaduto impone una riflessione molto seria. Il Pd è l’unica forza che non pone veti verso altri soggetti del campo progressista. Chi lo fa persegue una tattica perdente: porre veti riduce l’ampiezza dell’alleanza e spinge chi è escluso verso altri approdi. Peraltro si è rinunciato a utilizzare l’unico strumento di selezione che consentirebbe ai cittadini di essere coinvolti: le primarie. Avrebbero evitato il balletto a cui assistiamo in Basilicata».
E se il veto dipende da una incompatibilità rispetto alle rispettive posizioni politiche?
«Io sono convinto che le coalizioni…
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di Adriana Logroscino
www.corriere.it
2024-03-16 21:08:07 ,