Una mostra che non vuole celebrare una figura del passato. Ma un uomo la cui testimonianza è viva ancora oggi. In particolare in tutti coloro che Proseguono a trovarvi ispirazione per il proprio vivere. A cento anni dalla nascita del Servo di Dio don Luigi Giussani, in occasione del Meeting di Rimini 2022, la Fraternità di Comunione e Liberazione ha preparato una ampia mostra virtuale in 3D accessibile all’indirizzo mostra.luigigiussani.org. E che, proponendo contenuti audio e video inediti, permette di introdurre alla figura storica ed educativa del inventore di Comunione e Liberazione.
Audio, video, foto di una vita
Il 15 ottobre 1922 è la data di nascita di Giussani, poi divenuto docente di teologia morale alla Cattolica di Milano oltre che punto di riferimento per l’educazione e testimonianza cattolica nell’Italia del secondo Novecento. Nella kermesse che ha luogo a Rimini fino al 25 agosto in Fiera Nuova, è disponibile la mostra “in presenza” (organizzata dalla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli) tratta da quella virtuale già online: è possibile conoscere la figura di don Giussani alternando riflessioni e commenti sulla sua persona a momenti di ascolto diretto di brani audio e video – alcuni inediti – tratti dai suoi interventi e discorsi. Fotografie e immagini documentano episodi e ambientazioni della sua vita.
In viaggio con il Servo di Dio
Giussani visse l’esigenza di testimoniare Cristo attraverso l’educazione dei giovani, la passione per la cultura e l’apertura della Chiesa per autori e opere fino a quel momento tenuti “lontani” dallo schematismo “rigido” di certe realtà cattoliche degli anni Sessanta. “La sua testimonianza – dice Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, nel video che apre il percorso – non è relegata nel passato ma è affidata a tutti coloro che Proseguono a trovarvi ispirazione per il proprio vivere. […] Oggi chi è per te Don Giussani? E’ da qui che comincia il viaggio”.
“Cristo passa attraverso me, attraverso te…”
Nella mostra in 3D sarà possibile ripercorrere l’antologia di testimonianze inviate da tutto il mondo per celebrare il Centenario della nascita del Servo di Dio, originario della Brianza, a partire dalla voce in prima persona dello stesso Don Giussani: come quando ricordava ai suoi giovani che ‘Lui [Cristo] passa attraverso me, attraverso te, passa attraverso tutti coloro che ti danno questa testimonianza, come è passato da Simone, da Andrea e da Giovanni, alla moglie e alla madre […] È entrato nel secondo secolo. È stato comunicato ad altri nel secondo secolo, poi nel terzo secolo, poi via via nella storia fino a mia madre. Mia madre lo ha detto a me. Questa è la concretezza terribile, divina: fuori di qui non c’è cristianesimo’”.
“Credo in quello che dico”
“Perché l’aspettano?”, chiedeva anni fa a Giussani un giornalista davanti a una folla in attesa del suo arrivo al Meeting di Rimini del 1983. Rispose: “Perché credo in quello che dico”. Questo è ciò in cui ci si imbatte all’inizio della mostra visitabile anche virtualmente in lingua italiana, inglese, spagnolo, portoghese, francese e tedesca.
L’ascolto di don Carrón
Il racconto sulla storia di Giussani si snoda in 4 “sale” distribuite nella vasta offerta virtuale del catalogo, al cui termine si torna nella “hall” della mostra virtuale con l’ascolto di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione dal 2005 al 2021, che afferma “Ciò che mi ha catturato di Don Giussani […] è stata l’offerta di una strada per raggiungere quello che mi aveva affascinato”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-08-21 12:05:48 ,www.repubblica.it