Urla e cartelli contro l’emendamento inserito ieri che ribalta l’impostazione sul salario minimo a cui puntava l’opposizione. Il provvedimento ora va in Senato
Con 153 voti favorevoli, 118 contrari e 3 astenuti la Camera ha approvato la legge contenente deleghe al governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione, frutto di un emendamento della maggioranza all’originaria proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo, ritirata ieri. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
Il voto, nei minuti precedenti, è stato accompagnato da una bagarre accesa dalle opposizioni, con cartelli in Aula alla Camera. Il vicepresidente Rampelli ha dovuto sospendere la seduta. Deputati di opposizione hanno esposto cartelli con la scritta «Salario minimo negato» e sono arrivati fino ai banchi del governo urlando in coro «Vergogna!».
In precedenza, dure sono state le dichiarazioni di voto. Elly Schlein, segretaria del Pd: «Oggi è un giorno triste, oggi che accartocciate con una mano la proposta di salario minimo delle opposizioni e con l’altro date un manrovescio a milioni di lavoratori poveri. Vorremmo sapere perché Meloni ce l’ha così tanto con i poveri. Voi all’ascensore sociale state tagliando i fili perché chi è povero resti povero». Ribadendo: «Non in nostro nome».
Benedetto Della Vedova di +Europa: «Più Europa voterà…
Author: Franco Stefanoni
Data : 2023-12-06 11:02:29
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO