Salman Rushdie accoltellato durante una conferenza: è stato trasportato in ospedale

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La taglia dell’Iran

Nel 2012, una fondazione religiosa iraniana semi-ufficiale ha aumentato la taglia da 2,8 milioni a 3,3 milioni di dollari, ma Rushdie non si mostrò particolarmente preoccupato, dicendo che «non c’erano prove» che le persone fossero interessate alla ricompensa. Quell’anno, Rushdie pubblicò un libro di memorie, “Joseph Anton”, sulla fatwa.

Nel 2000, nel frattempo, lo scrittore si è trasferito negli Stati Uniti, dove vive tutt’ora e ha acquisto la cittadinanza americana. Nato a Bombay nel 1947, Rushdie ha messo l’India al centro della maggior parte dei suoi libri, combinando, spesso con ironia, realismo magico, finzione storica, oriente e occidente. Lo scrittore è stato sposato quattro volte ed è padre di due figli. L’ultimo matrimonio, con l’attrice americano indiana Padma Lakshmi, è terminato con un divorzio nel 2007.

Sostegno allo scrittore

«Siamo vicini a te Salman e ai tuoi cari dopo questo terribile evento». Lo twitta la governatrice di New York, Kathy Hochul, dopo l’aggressione subita dallo scrittore. Hochul ha quindi ringraziato la polizia e quanti sono accorsi offrendo il loro aiuto subito dopo. Pen America, l’organizzazione no profit che lavora per difendere e celebrare la libera espressione, ha condannato l’aggressione a Rushdie, definendolo «brutale e premeditato».

«Non possiamo pensare a nessun incidente paragonabile a questo violento attacco pubblico contro uno scrittore sul suolo americano», si legge in una nota dell’organizzazione. Rushdie si è sempre impegnato con «un’energia instancabile» per assistere altri come lui minacciati, scrive l’amministratore delegato, Suzanne Nossel, la quale afferma che Rushdie le aveva inviato un’e-mail poche ore prima dell’aggressione offrendo aiuto per gli scrittori ucraini. «Speriamo e crediamo fermamente che la sua voce essenziale non possa e non sarà messa a tacere», aggiunge.

Chuck Schumer: «attacco a libertà di parola e pensiero»

«Un attacco scioccante e spaventoso», «un attacco alla libertà di parola e di pensiero, due valori fondamentali del nostro paese e dell’Istituzione Chautauqua». Questo il commento di Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato di Washington, all’attacco compiuto contro lo scrittore Salman Rushdie. «Spero – ha aggiunto su Twitter – che il signor Rushdie si riprenda rapidamente e completamente e che l’autore risponda pienamente delle sue responsabilità e del suo gesto davanti alla giustizia».



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