Salvini e Berlusconi rimangono distanti, dopo due ore di faccia a faccia- Corriere.it

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Silvio Berlusconi e Matteo Salvini rimangono distanti. Due ore di faccia a faccia confermano, al di l degli auspici condensati in una nota finale all’insegna dell’equilibrismo, strategie diverse, quantomeno nel breve termine. Uno vuole il partito unico del centrodestra, l’altro si limita, e gi non sarebbe poco, a invocare una federazione. E cos sembrano binari paralleli destinati a non incrociarsi mai. A meno che non si ragioni sui tempi. E non si dispieghi una strategia all’insegna del gradualismo, per dare tempo al processo politico di maturare.

Il leader di Forza Italia e il segretario della Lega si ritrovano faccia a faccia dopo tanto tempo. L’ultimo incontro avvenne a Roma ai primi di febbraio, quando concordarono di sostenere il nascente governo Draghi, staccandosi da Fratelli d’Italia. Ieri sera, dopo aver visto la partita della Nazionale, si incontrano ad Arcore, per un confronto affettuoso e cordiale ma non breve perch la questione sul tavolo complicata. Salvini arriva a Villa San Martino un po’ sorpreso per l’ultima mossa dell’alleato. In mattinata, infatti, Berlusconi aveva pigiato sull’acceleratore, invitando a mettersi al lavoro per dare vita ad un partito unico, un soggetto simile ai Repubblicani americani. Un contenitore capace di tenere al suo interno sia i moderati che i sovranisti e i conservatori. Una prospettiva che non piace a Salvini. L’ex ministro lo aveva ripetuto anche nella manifestazione di sabato a Roma.



Ma Berlusconi gioca la carta dell’orizzonte temporale, indicando nel 2023 il termine entro il quale portare a termine il progetto. Ed qui che nel faccia a faccia di ieri sera i due leader cercano il compromesso. Salvini ripete il suo mantra: No a fusioni a freddo, la federazione il primo passo. L’ex premier abbozza. Vediamo quali possono essere i primi passi da muovere insieme per giungere a quel traguardo rilancia all’interlocutore, non senza ricordare che bisogna sempre fare i conti con gli altri partner (oltre che con gli azzurri riottosi). Fratelli d’Italia all’opposizione del governo Draghi, impossibile oggi trovare molti terreni d’azione comune. E contrari a mettersi a fattor comune sono pure Giovanni Toti e Luigi Brugnaro con Coraggio Italia.

La nota diffusa al termine dell’incontro rimane sul vago. Berlusconi e Salvini hanno convenuto sull’esigenza di una sempre pi stretta collaborazione tra Lega e Forza Italia. L’obiettivo rendere ancora pi efficace l’azione comune in Parlamento. Di concreto, nulla. Il leader della Lega scherza sulla Nazionale e lascia al Cavaliere i moduli della raccolta firme per i referendum sulla giustizia. Ma su federazione o partito unico i due leader capiscono che non ci sono le condizioni per forzare. E si danno appuntamento al prossimo vertice.

21 giugno 2021 (modifica il 21 giugno 2021 | 08:51)

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