Ad una settimana dal voto sulla mozione di sfiducia, la città di Scafati è ancora senza Giunta comunale. Non c’è pace per Cristoforo Salvati, questa volta impedito a nominare il nuovo esecutivo post sfiducia, per la frattura che si è aperta all’interno della Lega. E’ guerra per una poltrona, da un lato l’uscente Serena Porpora, già vicesindaco, e dall’altro la consigliera a lei subentrante Laura Semplice. La lite rispecchia le due diverse e opposte correnti in seno al partito. Porpora, con il padre Enzo (coordinatore della lista alle elezioni passate) e il capogruppo Giovanni Bottone sono vicini al portavoce provinciale, il consigliere regionale Attilio Pierro, mentre la Semplice, con l’ex vicesindaco (già esautorato proprio dai Porpora) Peppino Fattoruso, sono vicini al coordinatore regionale ed Eurodeputato Valentino Grant. In mezzo c’è Salvati, che attende indicazioni dai vertici del partito per sciogliere le riserve. Una soluzione non affatto facile, considerato che la scelta del primo cittadino potrebbe spingere il consigliere perdente all’opposizione. La Semplice pur di non fare passi indietro potrebbe aderire alla civica Salvati Sindaco, contando sul sostegno del collega di banco Antonio Carotenuto. Dal canto loro Porpora e Bottone si dicono sereni, convinti che i vertici leghisti siano dalla loro parte. Certo è che tra i corridoi di Palazzo Mayer le due quote rosa non se le mandano a dire. A pesare sulla decisione di Salvati anche le indicazioni della sua maggioranza, schierata prevalentemente a sostegno della Semplice. Non è escluso che la scelta ricada su entrambe, pur di porre fine a questa agonia politica. Una mossa che porterebbe in Assise Espedito Fontana, vicino all’area Semplice-Fattoruso. Il primo cittadino, in un primo momento intenzionato a riconfermare sei assessori sui sette uscenti, si ritrova anche la richiesta del suo stesso partito, Fratelli D’Italia, di piazzare in giunta tre assessori, forte dei suoi sei consiglieri comunali. Alfonso Di Massa, Nunzia Di Lallo e la new entry Camillo Auricchio. Volendo accontentare ogni gruppo e ogni ambizione, e rispettando il criterio che vuole ogni assessore supportato da almeno un consigliere, alla fine lo scenario più probabile vedrebbe Daniela Ugliano, Alfonso Di Massa, Raffaele Sicignano e Serena Porpora riconfermati, con le new entry Camillo Auricchio e Laura Semplice e un esterno indicazione di Paolo Attianese. A farne le spese Pasquale Vitiello, Arcangelo Sicignano e Nunzia Di Lallo. “Doveva essere la svolta, ed invece sono punto e a capo. Una città bloccata dai litigi per le poltrone, dai veti dei partiti provinciali e da discussioni non trasparenti che la città non conosce. Se Salvati avesse a cuore Scafati e se stesso, ne trarrebbe le conseguenze e si dimetterebbe seduta stante”, sbotta dall’opposizione Michele Grimaldi.
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di Adriano Falanga
www.metropolisweb.it
2022-02-22 09:42:25 ,