Dissidenti alla prova del nove. Paolo Attianese, Anna Conte e Antonella Vaccaro tra due fuochi: da un lato la tregua programmatica chiesta dalla loro maggioranza, dall’altra la minoranza che chiede loro di assumere una posizione netta. I tre ieri mattina hanno incontrato il sindaco Cristoforo Salvati. Sul tavolo l’agenda programmatica in 12 punti con la quale il primo cittadino vorrebbe stringere un patto di fine legislatura. Il giorno prima il leader di Fdi l’onorevole Edmondo Cirielli, con la mediazione della consigliera Teresa Cirillo, ha incontrato Attianese per un trovare una sintesi. Con il primo cittadino i toni sono stati «pacati, cordiali e di confronto», come spiega lo stesso Salvati. «Ci rivedremo martedì, giorno in cui mi comunicheranno la loro decisione» aggiunge il sindaco. «Ovvio che c’è convergenza sui punti da noi già proposti ad aprile 2021, ma saranno i fatti a parlare» spiegano i tre all’unisono. Necessario un incontro anche con i dirigenti, prima di sciogliere la riserva. «Se davvero il sindaco ha l’intenzione di attuare quello che voleva noi sottoscrivessimo deve passare ai fatti. Restiamo pertanto autonomi nelle nostre decisioni». Niente rientro in maggioranza? «Inutile andare a riunioni ridotte solo a ratifica di linee politiche già decise. Riunioni dove al massimo si illustravano solamente gli argomenti che dovevamo portare in consiglio pochi giorni dopo, senza alcuna concertazione o possibilità di incisione. Il cambiamento che chiediamo parte anche da questo modus operandi». Insomma, tutto lascia pensare ad una “tregua” politica, uno stand by in attesa del bilancio. Una situazione che spinge i dieci consiglieri di minoranza a spingere il piede sull’acceleratore della mozione di sfiducia. Si vedranno questa mattina per scrivere e sottoscrivere il documento, dopo che è sfumata la possibilità di dimissioni dal notaio, su richiesta di Teresa Formisano. «La crisi politica che attanaglia la maggioranza, le gravi carenze amministrative mi convincono sempre di più che sia necessario procedere verso la sfiducia – puntualizza Michelangelo Ambrunzo – Apprezzo, e non poco, la posizione di Nicola Cascone, che scegliendo di passare l’opposizione è uscito da ogni equivoco, chiarendo definitivamente la sua posizione nei confronti della città e delle altre forze politiche. Ahimè, gli altri “dissidenti”, però, non hanno assunto la stessa determinazione». Il consigliere di centrosinistra punta l’indice. «Se davvero condividono le nostre perplessità, il nostro stesso giudizio, la nostra stessa opinione sul governo cittadino, sull’amministrazione Salvati, allora credo sia indispensabile il loro passaggio all’opposizione, condividere con l’opposizione la sfiducia che andremo a determinare nei prossimi giorni, in modo da non lasciare nessun dubbio sul loro posizionamento. Diversamente dovremmo parlare di altro».
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di Adriano Falanga
www.metropolisweb.it
2022-01-22 09:00:42 ,