Gli utenti dei social media nell’Unione Europea potranno presto contestare le decisioni di moderazione dei contenuti prese da Facebook, TikTok e YouTube attraverso un nuovo organismo indipendente istituito in Irlanda. Come sottolinea l’agenzia Reuters, questo centro, chiamato Appeals Centre Europe, avrà il compito di risolvere le controversie in modo extragiudiziale in linea con il Digital services act (Dsa) dell’Unione europea e sarà operativo entro la fine del 2024.
Supportato dal Meta Platforms’ Oversight Board Trust e certificato dall’ente regolatore dei media irlandese, l’Appeals Centre rappresenta una nuova possibilità per gli utenti dei social media, che fino a oggi avevano opzioni limitate per contestare le decisioni sulle piattaforme, scevra del resto dal ricorso a procedimenti legali. Il centro, inizialmente limitato a gestire casi relativi a Facebook, TikTok e YouTube, potrebbe in futuro includere altri social network.
Come funzionerà
Il primo amministratore delegato dell’Appeals Centre Thomas Hughes, già in passato direttore esecutivo del gruppo per i diritti alla libertà di espressione Article 19, ha spiegato che l’obiettivo della neonata realtà è garantire agli utenti una sede indipendente per contestare le decisioni in modo equo e imparziale. Il centro potrà contare su un team di esperti in grado di valutare ogni caso entro un massimo di 90 giorni, stabilendo se le decisioni delle piattaforme siano coerenti con le loro policy.
Il centro avrà sede a Dublino e sarà finanziato tramite commissioni addebitate alle aziende di social media per ogni caso esaminato, mentre gli utenti pagheranno una quota nominale, che sarà rimborsata solo in caso di decisione favorevole. Resta comunque ferma per le piattaforme online la possibilità di non partecipare a questo processo e l’Appeals Centre non avrà il potere di imporre decisioni vincolanti.
La reazione della Commissione europea
“Accogliamo con favore – ha affermato il portavoce della Commissione europea Thomas Regnier – la certificazione di nuovi organismi indipendenti da parte dell’autorità di regolamentazione irlandese. Sosterremo lo sviluppo efficace e uniforme di questo sistema in tutta l’Ue per dare a tutti gli utenti dell’Ue maggiori diritti online“.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2024-10-08 15:40:00 ,