C’è ”rispetto” per le funzioni pasquali osservate dalla comunità cristiana in Siria ”da parte del presidente al-Sharaa e dei suoi collaboratori”. E c’è la ”speranza che la Pasqua porti con sé anche una resurrezione per la Siria”, che ”dopo tanti anni di guerra e di repressione possa finalmente vivere in pace e in sicurezza”. E’ l’augurio che il vescovo di Aleppo, monsignor Hanna Jallouf, fa con l’Adnkronos e rivelando che al termine della Settimana Santa, ”nei prossimi giorni avremo un incontro con giovani rappresentanti della comunità sunnita e di quella alawita nella nostra chiesa di Latakia”, nella Siria occidentale. ”Noi cristiani ci siamo proposti di svolgere un ruolo di arbitrato tra alawiti e sunniti per un futuro di pace per la Siria, ci stiamo lavorando e speriamo di avere successo”, spiega.
L’obiettivo è ”eludere che abbiano spazio le teste calde che pensano di poter rafforzare l’islamismo”. Ovvero per impedire che si ripetano massacri simili a quelli del mese scorso quando oltre 1.300 persone, la maggior parte alawiti, furono uccisi a Latakia.
‘la polizia di al-Sharaa garantirà sicurezza processione, situazione tranquilla’
I cristiani nella Siria di al-Sharaa, spiega monsignor Jallouf, ”sono rispettati e riconosciuti”. C’è ”molta attenzione alle nostre festività da parte della nuova leadership che ci sprona a celebrare per diffondere un clima di serenità”. “La polizia siriana è presente durante le celebrazioni e lo sarà oggi durante la processione del Venerdì Santo che faremo per le vie di Aleppo, ma sta a distanza e agisce con discrezione. Le cose stanno andando benissimo, la situazione è tranquilla e calma”, ha spiegato il vescovo.
”Stiamo andando nella giusta direzione come collettività, ma c’è qualcuno che ha vissuto tutti questi anni in guerra e che non ha ancora capito il cambiamento apportato da al-Sharaa, dimostrando di non comprendere cosa vuol dire avere uno Stato libero, indipendente e civile”, ha aggiunto. Uno stato che, spera Jallouf, possa ”al più presto vedere revocate le sanzioni, altrimenti la Siria non potrà progredire e resteremo sempre legati come se avessimo delle catene”.
Source link
di [email protected] (Web Info)
www.adnkronos.com
2025-04-18 11:44:00 ,