Se c’è una cosa che TikTok sa fare bene, anzi benissimo, è regalarci trend che non sapevamo di volere. L’ultimo esempio: “Sputo fatti”. Il nome parla da solo: il protagonista del video sputa(cchia) fatti, opinioni o sentenze davanti alla telecamera, definendoli come verità granitiche. Attenzione non urlate allo scandalo, tutto è volutamente esagerato: ciò che viene detto è venduto come una sorta di “verbo assoluto” che in realtà strizza (parecchio) l’bulbo oculare all’ironia.
Tutti in questi giorni hanno detto la propria il 90% dei content creator italiani. Persino Giulia De Lellis e il promesso sposo Tony Effe sono stati coinvolti in questa giostra digitale. Davanti alle telecamere, Giulia ha dichiarato: “I cattivi ragazzi non sono poi così cattivi”. Tony F, invece, ha frainteso leggermente il gioco, esclamando: “Dalla bocca sputo solo soldi”. La battuta ha fatto ridere, certo, ma dimostra una cosa: non serve davvero capire il trend per divertirsi. E forse è proprio questo il punto.
Tra ironia e chi prende tutto oltremisura sul serio
Come succede spesso con i trend di TikTok, anche “Sputo fatti” non è sfuggito alla spaccatura tra chi lo vive per quello che è – una trovata ironica – e chi lo prende come un’occasione per lanciarsi in monologhi da bar. C’è chi ha trasformato un momento di cazzeggio collettivo in un’arena per sentenze impegnative e moralismi, dimenticando che, se hai davvero qualcosa di importante da dire, probabilmente non lo fai con un trend che durerà meno del ricordo di un vincitore di X Factor.
Ne avevamo davvero bisogno?
Ogni volta che un trend esplode, le persone normali – quelle che non vivono online 29 ore al giorno – si chiedono: “Ma ne avevamo davvero bisogno?” Ovviamente no. È utile? Non scherziamo. Rimbambisce chi lo guarda? Beh, se riesci a farti rintronare da uno che proclama che le Ugg sembrano ciabatte, il problema forse sta a monte, e non è colpa del trend. Certo, qualche utilità si trova. Tipo quei bartender su TikTok che ti spiegano come sottrarsi a il vino annacquato o come non farti spennare al scrittoio. Ma sono eccezioni. La regola è sempre la stessa: i trend inutili finiscono nel dimenticatoio. E così sarà anche per “Sputo fatti”.
Lo sciacallaggio che non ci abbandona mai
Quello che stupisce, però, è che qualcuno abbia avuto la brillante idea di usare questo trend per veicolare messaggi sociali o politicamente divisivi. Come se Gaza o altre questioni globali avessero bisogno di un gioco TikTok per aumentare la loro rilevanza. Ma viviamo in un’epoca in cui gli sciacalli sciacallano – è nel nome, del resto – e a questo, purtroppo, non possiamo fare nulla.
Aprite la bocca (ma solo per darle aria)
Il vero segreto del successo momentaneo di “Sputo fatti” sta nel suo invito implicito: smettetela di prendervi così sul serio. Aprite la bocca, datele aria, dite qualcosa di assurdo e dimenticatevi delle conseguenze. Tanto, nel mondo digitale di oggi, il ciclo vitale di queste mode è più breve di quello di un’insalata in busta. E mentre aspettiamo il prossimo trend (spoiler: sarà sicuramente qualcosa di ancora più demenziale), possiamo solo sederci a guardare. Venghino signori, venghino.
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di Micol Ronchi www.wired.it 2025-01-24 15:11:00 ,