Il 4 febbraio, sette giorni prima che lo uccidessero con la madre e il fratellino, Kevin Barreca scriveva a un compagno di scuola, su Whats App: “Te la faccio in breve, nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c’entra il mondo spirituale. Ora sono venuti due fratelli di Dio e stanno liberando a mia madre e a mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso”.
Scriveva ancora: “La mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza, io scappo sempre da casa mia per stare con voi e svagarmi perché io in questa casa non sento pace”. Le torture dei due santoni e del marito erano già iniziate nei confronti di Antonella Salamone. Poi, fu preso di mira il piccolo Kevin, di 5 anni. Ma alla fine anche Kevin venne ucciso. Questa è una storia davvero incredibile e drammatica. Mentre si scambiava i messaggi con il compagno di scuola, il giovane sembrava non rendersi conto di quello che stava avvenendo a casa. “Ieri, mio fratello e mia madre erano posseduti dal demonio e dicevano cose spaventose”, scriveva su Whats App. E ancora: “Pensa che mio fratello di cinque anni dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci ed ucciderci uno ad uno”. Parole deliranti.
Il compagno rispondeva: “Io non ti credo”. Kevin scriveva: “Tutto ciò è al di fuori della razionalità”. E ancora: “Io sono spaventato, non sai che bordello c’è stato ieri notte a casa mia”. Ma nessuno pensò di avvertire i carabinieri.
Questa chat è emersa perchè dopo la scoperta della strage il compagno di scuola si è presentato ai carabinieri e ha mostrato il telefonino. Davvero Kevin non si rendeva conto di quello che stava accadendo. Scriveva: “Per questa settimana devo stare più vicino possibile ai miei, perché hanno bisogno di me”. L’amico rispondeva: “No problem, se hai bisogno chiama”. E Kevin scriveva ancora: “Sono mancato per troppo tempo”. Poi, dopo una pausa, diceva di dovere andare: “Grazie, scusa se ti sto lasciando un pò in tredici, ma in questo momento a casa mia c’è una guerra”. La madre era già sotto torture indicibili, chiedeva aiuto. Ma Kevin diceva: “E’ una guerra spirituale… faccio fatica a crederci, ma poi ti spiegherò meglio, sempre se non verrò preso per pazzo”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-02-18 19:07:05 ,palermo.repubblica.it