La tachipirina è un farmaco molto usato per tutta una serie di sintomatologie. Ma in alcuni casi è meglio evitarne l’assunzione
La Tachipirina è un farmaco molto versatile, utilizzato e raccomandato soprattutto come antiepiretico, cioè per abbassare la temperatura corporea in caso di febbre. Da quando è scoppiata la pandemia se ne fa ancora più largo uso, sia per gli effetti collaterali del Covid, sia per le influenze stagionali.
Inoltre la tachipirina è raccomandata nel trattamento del dolore muscolare, in presenza di infiammazioni, reumatismi e contusioni in seguito a cadute o incidenti. Il principio attivo è il paracetamolo, ed in farmacia si può trovare in svariate forme, le più comuni delle quali sono in compresse o in supposte. Il dosaggio può essere da 500 mg o da 1000.
Come scrive l’agenzia del farmaco, la Tachipirina è anche utilizzata negli adulti, adolescenti e bambini per:
- il trattamento sintomatico degli stati febbrili quali l’influenza, le malattie esantematiche (malattie infettive tipiche dei bambini e degli adolescenti), le malattie acute del tratto respiratorio, ecc.
- dolori di varia origine e natura (mal di testa, nevralgie, dolori muscolari ed altre manifestazioni dolorose di media entità)
Quando evitare l’uso della Tachipirina
Come tutti i farmaci, anche la Tachipirina, oltre ad effetti collaterali, può avere controindicazioni se si assumono contemporaneamente altre sostanze. Nello specifico, oltre ad un lungo elenco di farmaci, è sconsigliata l’assunzione contemporanea con l’alcol.
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L’alcol, infatti, può essere dannoso in un doppio frangente: può inibire l’effetto della Tachipirina, e quindi rendere inutile il trattamento farmacologico, oppure, per chi utilizza bevande alcoliche in maniera cronica e consistente (sopra le 3 unità alcoliche al giorno) c’è il rischio di un’intossicazione se combinato con il trattamento della Tachipirina.