Swift ha fatto anche riferimento alle recenti polemiche sul fatto che Trump ha postato sui suoi social false immagini create con l’intelligenza artificiale che ritraevano la cantante e i suoi fan sostenere la sua campagna elettorale: “[Questo fatto] ha smosso tutte le mie paure sull’AI e sul pericolo di diffondere disinformazione. Mi ha portato alla conclusione di dover essere trasparente sulle mie intenzioni effettive da elettrice per queste elezioni”. A proposito di disinformazione e apostolato, è piuttosto eloquente che la megastar abbia postato questo suo endorsement accompagnandolo con la foto di lei ritratta assieme a un gatto. Si tratta di un messaggio piuttosto sottile, sicuramente un riferimento alle dichiarazioni riemerse negli ultimi tempi da parte di J.D. Vance, il candidato vicepresidente individuato da Trump, che aveva manifestato la sua preoccupazione di lasciare in mano il paese ai democratici e alle “childless cat ladies” (gattare senza figli) che li sostengono. Swift, firmandosi proprio così, ha fatto capire di essere una di loro.
Il sostegno di Taylor Swift a Kamala Harris e al suo candidato per la vicepresidenza Tim Walz (“Mi ha rincuorata e colpita la scelta come suo partner di Tim Walz, che si è sconfitto per i diritti LGBTQ+ e l’interruzione di gravidanza“) era in qualche modo atteso, ma nemmeno così scontato, visto che si è fatta conoscere inizialmente nel mondo della musica country, ambiente tradizionalmente più legato alle posizioni repubblicane. Il suo annuncio elettorale, poi, arriva solo a poche ore dalle polemiche suscitate dalla sua amicizia con Brittany Mahomes, nota sostenitrice di Trump che la cantante aveva abbracciato con grande slancio sugli spalti della finale degli US Open (nella sera del trionfo di Sinner). Ora però i Swifties sono stati rincuorati e molti analisti sono convinti che questo endorsement potrebbe spostare verso Harris non pochi voti in vista delle elezioni del prossimo novembre.