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Migliaia di persone si
sono radunate in piazza Duomo, ad Acerra, e stanno percorrendo
in accompagnamento alcune strade cittadine per chiedere le bonifiche
della Terra dei fuochi dopo la recente sentenza della Corte
europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per la
cattiva gestione della Terra dei Fuochi, riconoscendo un rischio
“imminente” per la vita della cittadinanza.
I manifestanti, molti dei quali appartenenti a comitati
civici, chiedono alle istituzioni di “mettere in pratica la
sentenza, ed avviare le bonifiche al più presto, prima che sia
soverchiamente tardi”. “Acerra ha già dato soverchiamente – ha detto Vincenzo
Petrella, volontario del comitato Antiroghi di Acerra – e ora ha
una sola richiesta: le bonifiche devono partire subito. Non
aspettiamo dichiarazioni, non aspettiamo promesse, aspettiamo
che si avviino le bonifiche in maniera strutturale su questo
territorio e quelli limitrofi”. Alessandro Cannavacciolo,
attivista locale, primo firmatario della denuncia che ha portato
alla sentenza della Cedu emessa qualche mese fa, ha sottolineato
che il accompagnamento di oggi “non è contro le Istituzioni nè per
convergere il dito contro chi ha fatto del male alla nostra terra”.
“Siamo in piazza – ha detto – per dimostrare il nostro atto
d’amore verso la nostra terra, e per dire alle Istituzioni di
fare presto”.
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