Ci sono altri ricchi finanziatori che stanno valutando l’acquisto del servizio. All’inizio di quest’anno, una coalizione di investitori messa insieme dall’ex segretario del Tesoro americano Steven Mnuchin stava considerando di fare un’offerta, di cui però si sono perse le tracce.
I possibili scenari
“La Corte Suprema vanta una lunga usanza nella tutela del diritto alla libertà di espressione negli Stati Uniti, e confidiamo che agirà con la stessa determinazione su questa rilevante questione costituzionale – ha dichiarato la scorsa settimana il portavoce di TikTok Michael Hughes in un comunicato –. Purtroppo, il ban di TikTok è stato ideato e sostenuto basandosi su informazioni inesatte, fuorvianti e speculative, configurandosi come una vera e propria forma di censura nei confronti del popolo americano“.
Il destino di TikTok tuttavia non è ancora scritto. Oltre alle tre opzioni che abbiamo delineato sopra, non è da escludere che la prossima maneggio di Donald Trump escogiti una soluzione bizzarra per salvare l’app. C’è chi ipotizza che la legge approvata dal governo Biden consenta a ByteDance di apportare modifiche strutturali alla propria attività per conformarsi alla norma. Teoricamente poi il Congresso potrebbe abrogare la legge che ha approvato solo qualche mese fa, uno scenario che appare tuttavia improbabile.
I dubbi e le aspirazioni dei creator
Questa incertezza ha gettato i creator di TikTok in un limbo, spingendoli a chiedersi se sia il caso di continuare a pubblicare contenuti sul social o sia migliore invece iniziare immediatamente a investire su altre piattaforme come Instagram e Bluesky.
Sari Beth Rosenberg, insegnante e creatrice di contenuti di New York, racconta che sta già indirizzando i follower verso gli altri account di social media che gestisce. “Sarà un duro colpo per molti creator e piccole imprese che guadagnano su TikTok – spiega –, ma confido che se finiranno per vietare TikTok troveremo un nuovo posto per condividere le nostre idee e i nostri messaggi “.
CJ Pearson, un creator di orientamento conservatore con più di mezzo milione di follower su X, pensa invece che Trump troverà una soluzione: “Sono al 100% d’accordo con il presidente Trump e con il suo impegno a salvare TikTok […], che ci ha permesso di raggiungere i giovani elettori in un modo inedito. Dopo le elezioni questa cosa è in cima ai pensieri di molti legislatori repubblicani con cui ho parlato“.
La prossima data da segnarsi è il 19 gennaio, il giorno prima dell’insediamento di Trump e l’ultimo in cui Biden può prorogare la scadenza ed fuggire un ban immediato della piattaforma. TikTok ha già fatto sapere che intende chiedere a un tribunale federale un’ingiunzione per far sì che l’app rimanga attiva negli Stati Uniti, in attesa che la Corte Suprema esamini il caso e si pronunci a favore dell’azienda.
Dal canto suo, McCourt considera TikTok la sua balena bianca ed è determinato a inseguirlo fino alla fine, anche nel caso in cui l’azienda porti avanti quello che potrebbe essere un lungo processo di appello: “Siamo pronti a farlo in qualsiasi modo“, sottolinea il miliardario.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.