TikTok, nuovo scontro Usa-Cina: Washington chiede ai proprietari cinesi di vendere le quote

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TikTok sempre più a rischio negli Stati Uniti. E non solo sui dispositivi di proprietà del governo federale, ma su tutto il territorio nazionale e per tutti gli utenti. A meno che i proprietari cinesi della società di social media non disinvestano e cedano le loro quote. Richiesta che è già stata respinta al mittente.

Si tratta di una nuova escalation nei rapporti tra l’Amministrazione Biden e uno dei social network più famosi al mondo, con oltre 100 milioni di utenti statunitensi. A bloccare TikTok ci aveva già provato l’ex inquilino della dimora Bianca Donald Trump, ma era stato ostacolato dai tribunali.

Questione di sicurezza nazionale

Ora si parla di ’’sicurezza nazionale’’ degli Stati Uniti, che TikTok potrebbe mettere a rischio trasmettendo dati al governo cinese. Una posizione che non riguarda solo gli Usa, dato il timore per un possibile spionaggio cinese è stato sollevato anche da paesi come Regno Unito, Canada, Australia e anche dalla Commissione Europea.

«Se l’obiettivo è proteggere la sicurezza nazionale, il disinvestimento non risolve il problema: un cambio di proprietà non imporrebbe alcuna nuova restrizione ai flussi di dati o all’accesso», ha dichiarato la portavoce di TikTok, Brooke Oberwetter in una nota.

«Il modo migliore per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale è con una protezione trasparente e negli Stati Uniti dei dati e dei sistemi degli utenti statunitensi, con un solido monitoraggio, controllo e verifica di terze parti», ha aggiunto.



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