Questa volta il Torino ha giocato la partita che voleva Ivan Juric, attenta e senza sbavature. Il tecnico del Toro non può che essere soddisfatto della gara dei suoi ragazzi, che contro il Bologna dovevano vincere per avvicinarsi alla zona Europa e mettersi alle spalle il ko nel derby. Deluso, ma più da sé stesso che dai suoi ragazzi, Thiago Motta. Che nel post partita di Torino-Bologna ha parlato di mancanza di velocità prendendosi le colpe del insufficiente risultato dell’Olimpico.
Le parole di Ivan Juric
Soddisfatto e sorridente, come non lo si vede quasi mai. Juric, per una volta, si gode la bella prestazione del suo Torino. “Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, poi abbiamo sofferto un po’ nel finale ma siamo stati bravi a concedere poco o niente – sottolinea il tecnico del Genoa -. E’ stata una bella prestazione, solida e continua. Sul piano tattico devo fare un plauso ai ragazzi perché ho chiesto ai quinti di giocare sugli esterni alti del Bologna e ai due braccini di alzarsi sui mediani, e tutti hanno lavorato molto bene”.
Poi sui singoli. “Radonjic è giovane, deve crescere. Contro la Juve è stata una grande delusione per tutti, perché stavamo giocando bene e quell’errore ci è costato caro. Ma nel calcio, come nella vita, si cade e poi ci si rialza. Gli servirà per il futuro. Linetty sta facendo benissimo. L’anno scorso ha giocato poco perché era chiuso da Mandragora e Lukic, ora è determinante. Stasera ha fatto una partita eccellente. Schuurs può migliorare ma un ragazzo molto intelligente e ha una grande volontà di crescere: è stato fantastico. Sanabria invece ha caratteristiche particolari. Negli ultimi mesi abbiamo trovato un equilibrio tra noi, gli chiedo quello che so che può darmi e nient’altro. Si sente bene e sta segnando, deve continuare così perché sa giocare a calcio e per noi è importantissimo il suo apporto”.
Infine una battuta su Thiago Motta, suo compagno ai tempi del Genoa di Gasperini. “Thiago era un giocatore strepitoso. Io correvo mentre lui tecnicamente era di un’altra categoria. Basta pensare che eravamo decimi, poi sono arrivati lui e Milito e abbiamo chiuso a 68 punti. E poi è un ragazzo puro, un sincero. Un grande. Se col Toro possiamo arrivare in Europa? Se arrivano un Motta e un Milito forse sì”, conclude scherzando.
Le parole di Thiago Motta
Thiago Motta non è soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi ma si prende tutte le colpe. “La responsabilità del brutto primo tempo è mia – spiega Motta – perché abbiamo preparato la partita in un certo modo e si è rivelato sbagliato. Facevamo fatica a gestire la loro ampiezza e di conseguenza avevamo le distanze sbagliate sul campo. In fase di impostazione eravamo troppo spesso spalle alle porte con i nostri centrocampisti. Dopo, grazie a qualche accorgimento, abbiamo iniziato a recuperare palla più spesso e a contrastare meglio i nostri avversari, migliorando anche nel possesso. Nonostante questo siamo stati troppo lenti e non siamo quasi mai riusciti a renderci pericolosi. Ma il merito è anche del Toro che si è difeso davvero molto bene”.
Sulla scelta di inserire Zirkzee anziché Arnautovic, invece, Motta glissa senza dare spiegazioni precise. “Abbiamo tanti attaccanti e ho scelto Joshua che è rientrato bene dopo un infortunio. Purtroppo anche il suo ingresso non ci ha permesso di scardinare la difesa del Torino che una volta in vantaggio ci ha chiuso gli spazi, abbassandosi e togliendoci profondità. In generale ci è mancata velocità, così come il cambio di ritmo e la verticalità”.
Ultime battute sull’obiettivo Europa e sul suo rapporto con Juric. “Sinceramente non guardo all’Europa. Io e i miei ragazzi diamo il massimo sia in partita che in allenamento con l’obiettivo di migliorarci giorno dopo giorno. Juric? Eravamo molto diversi. Ivan anche da giocatore trasmetteva grande energia. Tutti i giorni si allenava al massimo, aiutando i propri compagni. Sapeva giocare molto bene a calcio, con grande intelligenza”.
Source link
di Giò Castagnoli
www.oasport.it
2023-03-06 22:43:26 ,