Author: Germana Bevilacqua
Data : 2025-05-13 13:54:00
Dominio: www.perizona.it
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Un tranviere di Milano è deceduto, domenica 11 maggio, dopo un pranzo al ristorante. L’uomo aveva 50 anni e si chiamava Davide Teruzzi. Sui social sono centinaia i messaggi di cordoglio per ricordare l’uomo che era definito da tutti un “gigante buono”. Ma cosa è successo? Il pranzo con i colleghi al ristorante risale a domenica 4 maggio. L’uomo ha accusato una forte intossicazione che lo ha costretto a ricorrere alle cure in ospedale. Il secondo malore gli è stato fatale. La Procura di Milano ha aperto un’indagine per fare luce sulla sua morte e il pm ha disposto l’autopsia.
Si ipotizza che possa esserci un collegamento tra il suo decesso e quel pranzo con i colleghi. Oltre al 50enne molti altri colleghi erano stati male, ma si erano ripresi senza conseguenze. Il ristorante in questione si trova nei pressi della stazione principale ed è convenuto da anni con Atm. Subito dopo il pranzo molti di loro sono stati colti da malore e si sono rivolti a un pronto soccorso, ma sono stati dimessi poco dopo. Davide Teruzzi si è invece ascoltato di nuovo male qualche giorno dopo ed è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele, dove è deceduto.
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Tranviere deceduto dopo pranzo al ristorante, disposti i controlli nella cucina del locale
Del caso del decesso del 50enne si occupano anche i carabinieri del Nas e l’Agenzia per la tutela della salute. Dopo il grave fatto sono stati disposti dei controlli nel ristorante. Quello che è emerso secondo il racconto fatto dai colleghi presenti quel giorno insieme a Davide Teruzzi è che l’uomo ha mangiato una frittura di calamari, mentre gli altri colleghi un risotto. I controlli sono volti a verificare la filiera degli alimenti presenti in cucina, la catena di conservazione e la preparazione. L’uomo viveva a Melzo con la mamma. I colleghi e gli amici raccontano che aveva perso il padre qualche anno fa. Era alla guida del tram dal deposito Leoncavallo e prestava servizio sulle linee 5, 12 e 27. Guidare il tram era il suo sogno fin da bambino. In Atm era entrato 24 anni.
Ma la carriera di Davide Teruzzo era stata segnata da un brutto episodio. Dodici anni fa il tram da lui guidato era finito contro un’auto ed era deceduto un ragazzo. Dopo l’indagine che aveva chiarito la sua estraneità, l’uomo era rientrato in servizio. Dopo la morte di Davide Teruzzi L’Atm ha revocato la convenzione con il ristorante e ha comunicato l’successo all’Ats Milano per le verifiche sul locale di via Fabio Filzi.

“Dopo aver mangiato lì, ho vomitato tutta la notte e febbre a 38,5”
Il ristorante incriminato è frequentato da anni dai lavoratori dell’azienda ma non avrebbe vantato una buona reputazione sui social. Tra le recensioni si legge: “Da eludere! Dopo aver mangiato in questo posto ho avuto un’intossicazione alimentare!”. Due mesi fa un’altra recensione negativa: “Purtroppo, dopo aver mangiato in questo posto, alla sera ho vomitato tutta la notte (e non vomitavo da 30 anni). Il giorno dopo, febbre a 38,5”.
Poi, otto giorni fa, prima della tragedia, una donna, collega del tranviere, scriveva “sia io che altri cinque miei colleghi siamo stati male. Vomito e dissenteria, loro sono finiti in ospedale”. In quell’occasione il ristoratore aveva risposto: “Ci dispiace moltissimo apprendere che, dopo aver pranzato da noi, lei (insieme ad altri colleghi) abbia avuto un malessere. La salute dei nostri clienti è per noi una priorità assoluta, e prendiamo molto giudiziosamente quanto segnalato. Siamo consapevoli dell’successo e abbiamo già avviato una verifica interna approfondita”.
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Il ristoratore: “Massima collaborazione con le autorità, è tutto da verificare”
“Il menù del giorno è stato preparato secondo i nostri abituali standard di sicurezza alimentare – aveva continuato il ristoratore -, ma in via precauzionale abbiamo sospeso temporaneamente alcuni ingredienti usati ieri, in attesa di ulteriori accertamenti. Collaboriamo regolarmente con Atm Milano e ogni giorno proponiamo un menù fresco e vario proprio per garantire qualità e varietà. Questo episodio del tutto eccezionale, ci ha colpito molto e faremo il possibile per capire cosa sia successo ed eludere che possa ripetersi. La invitiamo a contattarci direttamente per approfondire quanto successo e per trovare insieme un modo per rimediare. Ci scusiamo sinceramente per il disagio arrecato”.
Dopo la morte del tranviere il titolare del locale è stato raggiunto dal “Il Giorno” e ha dichiarato: “Massima collaborazione con le autorità. Il bar continua ad essere aperto. Tutto è ancora da verificare. Certamente questa morte è causa di enorme dispiacere”. Il posto è molto conosciuto e i cittadini del quartiere interpellati si dicono dispiaciuti: “Il titolare è una brava persona”.
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Germana Bevilacqua , 2025-05-13 13:54:00 ,