Un lancio clamoroso, quello di $Trump, alla vigilia del suo secondo giuramento da presidente degli Stati Uniti. A poche ore dall’insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump ha presentato agli investitori di criptovalute Official Trump ($Trump), il suo personalissimo meme coin. Come riporta Il Sole 24 Ore, per farlo ha eletto la blockchain di Solana, creando ad hoc l’applicazione Moonshot.
La natura storicamente speculativa di questo tipo di valute digitali e il particolare momento storico in cui $Trump ha preso vita hanno monopolizzato l’attenzione degli addetti ai lavori, che hanno visto il valore della cripto salire da 18 centesimi a 75 dollari in poco più di ventiquattro ore e segnare dunque un aumento del 41.500% e una capitalizzazione di 15 miliardi di dollari. In un giorno, tra le memecoin è di fatto diventata seconda solo a Dogecoin (65 miliardi), lasciandosi dietro Shiba Inu (12), Pepe (6) e Bonk (5).
Ispirate e direttamente legate a meme, vignette, battute e, in generale, a fenomeni virali sui social network e sul web, le meme coin nascono spesso per gioco o con l’intento di cavalcare l’onda di un trend momentaneo. In alcuni casi, come in quello della valuta digitale creata dall’ormai famigerata “Hawk Tuah Girl”, esse sono state anche oggetto di denunce per truffa, in particolare per pump and dump, uno schema che prevede di gonfiare il prezzo di una moneta digitale prima del suo lancio, per poi venderla selvaggiamente per trarne profitto.
L’offerta di $Trump e $Melania
L’offerta totale di $Trump è limitata a un miliardo di token, con 200 milioni inizialmente disponibili. Sono tre soggetti a detenere l’80% dell’offerta: la Trump Organization, la Cic Digital e la Fight Fight Fight Llc. Esse sono soggette a un programma di sblocco triennale, quindi impossibilitate a vendere subito la totalità delle proprie partecipazioni. Già in precedenza, però, Cic Digital aveva gestito la vendita di nft e prodotti di merchandising a marchio Trump, generando introiti pari a circa sette milioni di dollari solo nel 2024. La nuova meme coin avrebbe però una finalità diversa e sarebbe solo un’”espressione di supporto e coinvolgimento con gli ideali e le convinzioni incarnati dal simbolo $Trump”, non “un’opportunità di collocamento, un contratto di collocamento o un titolo di alcun tipo”.
Il lancio della nuova valuta è coerente con quanto espresso in campagna elettorale da Trump. Il presidente ha infatti più volte ribadito di voler “trasformare gli Stati Uniti nella capitale mondiale delle criptovalute”. In questo senso, i nomi di alcune delle persone di cui si circonderà in questo suo secondo mandato sono molto indicativi. È infatti un sostenitore convinto delle cripto Paul Atkins, pronto a subentrare a Gary Gensler nella carica di segretario della Securities and exchange commission (Sec). E lo sono anche il nuovo capo per l’intelligenza artificiale David Sacks e il nuovo segretario al Commercio Howard Lutnick. Successivamente, con un post su X, è stato annunciato anche il lancio di $Melania, la criptovaluta ispirata alla first lady Melania Trump.
Il bitcoin
In attesa di capire se e quanto il lancio di $Trump possa generare un conflitto di interessi, considerata l’influenza che le politiche governative potranno avere sul settore delle criptovalute, con l’insediamento di Trump pare essere vicino anche un nuovo evento storico, ovvero l’inserimento del bitcoin accanto a oro e petrolio tra le riserve strategiche di Stato. La valuta digitale, il cui valore ha superato i 108mila dollari, è stata infatti definita dal presidente della Federal Reserve Jerome Powell “oro digitale che non fa concorrenza al dollaro”.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2025-01-20 12:20:00 ,