La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Putin perché «responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di bambini dall’Ucraina alla Russia». Ira di Mosca: «Le decisioni della Cpi non hanno alcun significato». Esulta Kiev: «Una decisione storica». Xi sarà lunedì a Mosca: «Una visita per la pace», assicura Pechino. . Intanto, in occasione del nono anniversario dell’annessione russa della Crimea, Putin si è recato a Sebastopoli
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Zelensky: chi sostiene Russia non può che essere emarginato
«Chiunque produca armi per il terrore contro l’Ucraina, chi aiuta la Russia a fomentare l’aggressione, chi sostiene la distruzione del diritto internazionale da parte della Russia, non può che essere emarginato dal mondo». Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, commentando le nuove sanzioni decise contro oltre 400 persone e aziende.
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Via i crimini contro l’umanità dal Ddl
Non ci sono i crimini contro l’umanità nel disegno di legge – approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri – che introduce nell’ordinamento italiano il Codice dei crimini internazionali. Dopo una discussione che si è aperta tra i ministri durante la riunione di giovedì, la fattispecie è stata congelata per essere destinata a un nuovo provvedimento dopo un ulteriore approfondimento.
«Una scelta profondamente miope, senza senso, fatta da un Governo che ha un evidente problema sulla tutela dei diritti umani», attacca la giurista Chantal Meloni, componente della commissione di esperti che ha lavorato per un anno alla definizione del testo del Ddl, associata di diritto penale all’università Statale di Milano e consulente dello European center for constitutional and human rights di Berlino.
Il guardasigilli Carlo Nordio lo illustrerà lunedì prossimo a Londra alla Conferenza dei ministri della Giustizia dedicata al sostegno alla Corte penale internazionale e alla sua indagine sulla situazione in Ucraina. All’indomani del mandato di arresto emesso per Vladimir Putin lo stralcio dei crimini contro l’umanità è avvenuto un po’ a sorpresa, dal momento che in pre-consiglio il testo – firmato, oltre che da Nordio, dai ministri di Difesa ed Esetri, Guido Crosetto e Antonio Tajani – era passato completo di tutte le sue parti.
I tribunali italiani potrebbero occuparsi dei crimini contro l’umanità commessi in Libia». Forse qualcuno in questo Governo, conclude Meloni, «ha paura di incorrere nella violazione dei diritti umani riguardo, ad esempio, la gestione dei migranti». -
Kiev: non inviamo in prima linea truppe non addestrate
Il governo ucraino non invia truppe impreparate in prima linea. Lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa Hanna Maliar. «C’è un’altra narrazione russa, secondo cui i mobilitati vengono inviati direttamente a Bakhmut senza preparazione – , ha spiegato. In realtà, le truppe mobilitate che non hanno mai prestato servizio sono inviate ai centri di addestramento».
Maliar ha aggiunto che la preparazione dei giovani arruolati e dei sergenti segue un «periodo di tempo abbreviato che non abbassa la qualità dell’istruzione».
Nelle ultime settimane, i notiziari hanno riferito che i tassi di mortalità ucraini a Bakhmut sono particolarmente alti , forse a causa della scarsa preparazione di alcune unità rispetto ad altre. Le truppe ucraine hanno anche lamentato la carenza di munizioni e attrezzature, che ridurrebbe ulteriormente la resistenza nella città assediata nell’oblast di Donetsk.