l’editoriale
Mezzogiorno, 6 agosto 2022 – 10:26
Il dibattito elettorale
di Andrea Spiri
Fra poco meno di due mesi gli italiani saranno chiamati alle urne per il rinnovo delle assemblee legislative, rivedute nella loro composizione dopo il taglio del numero dei parlamentari. In queste ore frenetiche si delineano le alleanze, posto che l’attuale sistema di voto favorisce le coalizioni sul versante uninominale, ci si accapiglia sulle candidature, sul diritto di tribuna e sui collegi più o meno sicuri.
L’impressione, corroborata dalle battute iniziali, è che sarà una campagna elettorale incandescente, non solo perché per la prima volta nella storia repubblicana i comizi si terranno in spiaggia, sotto il sole di agosto, nel momento tradizionalmente destinato alle ferie e al riposo. Una novità assoluta, che spinge a interrogarsi sull’articolazione delle strategie comunicative dei partiti, necessariamente chiamati a ricalibrare le modalità di esposizione del loro messaggio per fare presa su un elettorato fluido e frammentato, stanco e sfiduciato, da inseguire adesso fin sotto l’ombrellone. Altro che governi balneari in stile prima Repubblica, ai quali il Parlamento dava fiato con l’obiettivo di procrastinare il redde rationem…
Affiora, dalle schermaglie di questi giorni, il solito refrain della divisività delegittimante, ovvero l’assenza di riconoscimento reciproco tra leader e schieramenti che ha rappresentato una costante dell’ultimo trentennio e che certo ha inciso sulla mancata stabilizzazione degli assetti politico-istituzionali. Adesso, però, complice il mutamento degli equilibri globali e il protagonismo aggressivo di alcuni players, nel calderone elettorale sono finiti pure gli orientamenti strategici della politica estera, col risultato che l’ancoraggio internazionale del Paese – leggasi europeismo e atlantismo – da cemento unitario si trasforma in fattore di divisione aggiuntiva.
Si dirà che dopo le asimmetrie di una legislatura che ha visto fiorire formule politiche e di governo quanto mai contraddittorie, era inevitabile che la confusione regnasse sovrana. Ma è vero il contrario: con le redini dell’esecutivo affidate nelle mani di un presidente «tecnico», i partiti avevano l’occasione di ridefinire i loro connotati organizzativi e ideali, nel tentativo di riappropriarsi delle categorie necessarie a leggere la modernità e a porsi in sintonia con le articolazioni dinamiche della sfera sociale.
Nulla di tutto ciò è avvenuto, e pertanto non può essere un caso che l’offerta politica si ripresenti sotto forma di coalizioni ad alto tasso di disomogeneità interna, con tutte le conseguenze negative che potrebbero derivarne – a prescindere da chi vinca le elezioni – in termini di stabilità ed efficacia futura dell’azione di governo. La polarizzazione del confronto lascia inoltre presupporre l’insussistenza di prospettive «terzaforziste» capaci di disarticolare il finto bipolarismo all’italiana.
Intanto, le promesse fioccano sul capo dei cittadini come neve in alta quota (e fuori stagione): tutti d’accordo in merito alla necessità di ridurre il carico delle imposizioni fiscali sui lavoratori e sulle imprese, per la salvaguardia del potere di acquisto dei salari, nel contrasto alla disoccupazione e al lavoro precario, sulla razionalizzazione della spesa pubblica, sull’incremento dei fondi per la ricerca e per l’innovazione tecnologica. E ancora, fra le questioni che attraversano in maniera trasversale gli schieramenti c’è l’impegno a modernizzare l’apparato produttivo, a tutelare l’ambiente e la qualità della vita, a fare in modo che la scuola torni ad essere un luogo dove si educa alla fiducia, al rispetto, alla solidarietà.
Nell’elenco dei punti programmatici qualificanti non c’è ancora spazio per le problematiche del Mezzogiorno, la mancanza di impiego, il degrado del territorio, l’inefficienza della struttura amministrativa. Un silenzio assordante, che disorienta, ma non disperiamo: passato il tempo del confronto sui massimi sistemi, l’inchiostro demagogico comincerà a scorrere copioso anche per noi.
6 agosto 2022 | 10:26
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, 2022-08-06 08:26:14 ,