Una carovana per salvare i ghiacciai italiani

0


La fine dei ghiacciai è vicina. La crisi climatica, l’aumento delle temperature, gli incendi stanno mettendo a dura prova la loro sopravvivenza. Solo negli ultimi 30 anni la massa glaciale dei ghiacciai alpini si è ridotta del 70% e, entro il 2050, quasi tutti i ghiacciai al di sotto dei 3.500 metri nelle Alpi molto probabilmente scompariranno. Restare a guardare questi giganti che si sciolgono non è più possibile. Per questo Legambiente e il Comitato glaciologico italiano (Cgi) sono pronti a partire con la seconda edizione di “Carovana dei ghiacciai”, la campagna itinerante che dal 23 agosto al 13 settembre monitorerà lo stato di salute di 13 ghiacciai alpini e del glacionevato del Calderone, nel massiccio del Gran Sasso. 

Nel corso di ogni tappa verranno realizzati dei monitoraggi scientifici ad alta quota per osservare le variazioni storiche dei ghiacciai e per monitorare le trasformazioni glaciali, seguendo il modello delle Campagne glaciologiche che il Cgi realizza annualmente dal 1911. Rilevazioni che, oltre a permettere di documentare l’impatto della crisi climatica, consentiranno anche di valutarne gli effetti sul territorio. La deglaciazione, infatti, coinvolge il deflusso delle acque e il suo stoccaggio così come gli ecosistemi alpini nella loro globalità. E già adesso si osservano i primi effetti concreti su acqua potabile, raccolti, irrigazione, servizi igienico-sanitari, energia idroelettrica e stazioni sciistiche.  

L’iniziativa, come spiega il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, vuole “comprendere meglio le cause e gli effetti di una tendenza apparentemente irreversibile e raccontare in maniera tangibile gli effetti della crisi climatica sul territorio a partire proprio dai ghiacciai, indicatori sensibilissimi del cambiamento climatico”. La campagna glaciologica 2020, coordinata dal Comitato glaciologico italiano, infatti ha confermato la tendenza trentennale di marcata contrazione delle masse glaciali del nostro paese. Una tendenza che appare in accelerazione negli ultimi 15 anni, seppure con modalità e velocità differenziate nei vari settori alpini monitorati. Altro aspetto che emerge riguarda la frammentazione dei ghiacciai. In seguito alla deglaciazione i ghiacciai si stanno frammentando da un corpo glaciale in più parti separate. 

La carovana partirà dai ghiacciai dell’Adamello, tra Lombardia e Trentino, per proseguire in Alto Adige con quelli della Val Martello nel Parco dello Stelvio e quindi il ghiacciaio del Canin in Friuli Venezia Giulia. Si scenderà poi sull’Appennino, per osservare il glacionevato del Calderone, in Abruzzo, tra i più meridionali d’Europa per poi risalire nel nord-ovest alpino con i ghiacciai del massiccio del Gran Paradiso tra Piemonte e Valle D’Aosta e concludere la campagna il 13 settembre al Forte di Bard. 

 

Premio per chi combatte le ecomafie

Oltre alla salute dei ghiacciai, Legambiente ha voluto anche premiare chi si è battuto in prima linea per la difesa dell’ambiente e della legalità, cercando di contrastare un business potenziale, quello delle ecomafie, stimato in 19,9 miliardi di euro per il solo 2019.

Il Premio Ambiente e Legalità di Legambiente e Libera, giunto alla sua XVII edizione, è stato assegnato all’Ufficio circondariale marittimo di Terracina, al Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Ancona, al Comando carabinieri Forestale Toscana, al Nucleo operativo ecologico di Pescara, al Comando tutela patrimonio culturale di Napoli, al Corpo Forestale della Valle D’Aosta, al procuratore della Repubblica Antonio De Nicolo, al Reparto operativo aeronavale di Napoli, alla questura e squadra mobile di Lecco, all Nucleo problemi del territorio della polizia locale di Milano. Premiata, infine, l’archeologa Serena Epifani fondatrice e direttrice del The Journal of culturale heritage crime, un progetto editoriale guidato da un comitato di redazione di donne. Si tratta del primo contenitore italiano di approfondimento, con importanti proiezioni di carattere internazionale, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini.



Source link

Leave A Reply