Sono decine, forse fino a 50 i carri armati M1 Abrams, i più sofisticati nell’arsenale americano, che prenderanno la strada di Kiev. L’amministrazione di Joe Biden ha indicato nella notte di martedì, con un annuncio ufficiale previsto in queste ore, di aver rotto gli indugi sull’invio dei sofisticati veicoli corazzati, una scelta finora resistita.
La promessa di invio degli Abrams all’Ucraina dovrebbe arrivare nei fatti assieme allo sblocco da parte della Germania dell’invio di carri armati tedeschi Leopard 2 – parte di un accordo tra Washington e Berlino sulle forniture a Kiev dei più potenti mezzi corazzati occidentali a disposizione per combattere l’invasione russa. Secondo un alto funzionario, il numero M1 Abrams in gioco sono tra 30 e 50.
In realtà la mossa americana viene considerata anzitutto come un’azione di copertura politico-militare proprio per la Germania e i paesi alleati: non è stata svelata una precisa data di consegna degli Abrams e, secondo analisti, potrebbero occorrere tempo, persino anni perché i carri armati statunitensi raggiungano davvero le forze ucraine, perchè il personale venga addestrato al loro utilizzo e alla loro complessa manutenzione. La decisione americana viene però incontro a informali quanto decise richieste di Berlino di un nuovo salto di qualità nell’ impegno della abitazione Bianca, spezzando le resistenze che aveva finora mantenuto citando la difficoltà di operare gli Abrams. Così facendo, l’amministrazione di Joe Biden intende cioè sbloccare l’invio assai più rapido di carri armati dalla Germania e da altri paesi – in particolare proprio i Leopard 2 di fabbricazione tedesca e in dotazione a numerose altre nazioni europee, quali la Polonia, che ha già offerto la sua disponibilità.
Gli esperti considerano i nuovi carri armati occidentali potenzialmente cruciali per le offensive militari ucraine contro le truppe russe.Il messaggio inviato dalla scelta di Washington è quindi indubbio, contenuto nelle stesse caratteristiche degli Abrams e nelo loro ruolo di primo piano negli arsenali statunitensi. Gli M1 Abrams sono carri armati di terza generazione, pilastro delle forze armate americane e usati in conflitti dalla Guerra del Golfo all’Afghanistan. In servizio dal 1980 e sono stati progettati nel decennio precedente da General Dynamics Land Systems (quando si chiamava Chrysler Defense). Dovevano essere sostituiti da sistemi corazzati di nuova generazione ma sono stati invece riconfermati e aggiornati con armamenti sempre più d’avanguardia. Prendono il nome dal generale Creighton Abrams, passato alla storia come il miglior comandante americano di unità meccanizzate durante la Seconda Guerra Mondiale. E’ uno dei mezzi corazzati più pesanti in circolazione. Gli Abrams costano circa 9 milioni di dollari l’uno e ad oggi ne sono stati costruiti oltre 10.000 in tre versioni.