AGI – La Commissione europea e BioNTech-Pfizer hanno raggiunto un accordo sulla consegna accelerata di 10 milioni di dosi per il secondo trimestre. “So quanto sia cruciale il secondo trimestre per l’attuazione delle nostre strategie di vaccinazione negli Stati membri”, ha spiegato la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Le dosi arrivano dall’opzione di 100 milioni di dosi nel secondo contratto BioNTech-Pfizer, previsto per il terzo trimestre e il quarto trimestre del 2021.
“Questi 10 milioni di dosi accelerate porteranno le dosi totali di BioNTech-Pfizer nel secondo trimestre a oltre 200 milioni. Questa è un’ottima notizia. Offre agli Stati membri spazio di manovra e possibilmente di colmare le lacune nelle consegne”, ha aggiunto von der Leyen.
Intanto secondo Alexander Gintsburg, direttore del Centro di ricerca Gamaleya che produce il vaccino russo Sputnik V, l’Italia potrebbe iniziare a produrre 10 milioni di dosi al mese di questo farmaco immunizzante entro maggio. “Sono stati avviati negoziati anche sulla possibilità di produrre questo vaccino in altri paesi dell’Ue, tra cui Germania e Francia“, ha aggiunto il direttore.
Moderna ha invece avviato sperimentazione di fase 2/3 del vaccino sulla popolazione pediatrica. L’azienda ha annunciato che i primi partecipanti allo studio hanno ricevuto la dose del candidato vaccino nell’ambito dello studio di fase 2/3 KidCOVE.
Lo studio dovrebbe arruolare 6.750 partecipanti pediatrici sani di età inferiore ai 12 anni e superiore a sei mesi e si svolgerà in Usa e in Canada. La sperimentazione è condotta in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID).
“Siamo lieti di iniziare questo studio di fase 2/3 di mRNA-1273 in bambini sani negli Stati Uniti e in Canada e ringraziamo il NIAID e la BARDA per la loro collaborazione”, ha dichiarato Stephane Bancel, amministratore delegato di Moderna. “Siamo incoraggiati dall’analisi preliminare dello studio di fase 3 COVE di mRNA-1273 negli adulti dai 18 anni in su e questo studio pediatrico ci aiuterà a valutare la potenziale sicurezza e immunogenicità del nostro candidato vaccino COVID-19 per questa importante popolazione di giovani”.