Bavarian Nordic, unica abitazione farmaceutica al mondo a produrre un vaccino contro il vaiolo delle scimmie approvato dalle autorità competenti, ha detto di non essere più sicura di avere risorse sufficienti per sostenere la domanda. Secondo Bloomberg, la società danese sta quindi valutando di esternalizzare parte della produzione, trasferendo la tecnologia a un produttore a contratto statunitense e aumentando così la produttività in misura sufficiente per sostenere l’aumento dei casi che si sta verificando in tutto il mondo. Rolf Sass Sorensen, vice-presidente dell’azienda, è stato contattato da Bloomberg e ha detto che è “una situazione di mercato molto dinamica”. “La domanda continua a crescere – ha detto Sorensen – e non è più certo che possiamo continuare a soddisfarla anche con l’aggiornamento del nostro sito di produzione esistente in Danimarca”, situato a una quarantina di chilometri da Copenhagen.
L’esternalizzazione della produzione rappresenterebbe una chiara inversione di tendenza per l’azienda danese, che finora ha sempre assicurato di poter gestire tutta la produzione direttamente dalla propria sede danese e ha più volte specificato che trasferire la propria tecnologia da qualche altre parte sarebbe troppo costoso e richiederebbe troppo tempo. Tuttavia, da quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria mondiale e migliaia di persone in oltre settanta paesi lo hanno contratto, la domanda per il vaccino è cresciuta molto e alcuni paesi, come il Regno Unito, hanno fatto sapere di avere una carenza di dosi. Per questo motivo, Bavarian Nordic adesso ritiene necessario ampliare il proprio raggio di produzione.
“Stiamo cercando modi per ottenere aiuto dai partner in tutte le varie fasi di produzione del vaccino” – ha detto Sorensen –. Non abbiamo negoziazioni concrete in corso, ma stiamo guardando quali opzioni ci sono”. Il vaccino – noto come Jynneos negli Stati Uniti e come Imvanex in Europa – era stato sviluppato per il vaiolo comune, ma nel 2019 era stato approvato dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dalla Food and drug administration statunitense (Fda) anche per la variante del virus oggi nota come monkeypox (vaiolo delle scimmie). Con le risorse attuali, Bavarian – unico produttore al mondo del farmaco – può produrre circa 30 milioni di dosi all’anno. L’ad dell’azienda Paul Chaplin ha detto al quotidiano danese Borsen che per mettere su una potenziale esternalizzazione della produzione negli Stati Uniti ci vorrebbero almeno tre mesi.
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di Bojan Zeric www.wired.it 2022-08-17 15:46:49 ,