Via libera allo sci dal 15 febbraio, ma solo in zona gialla

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AGI – Lo sci in Italia potrà ripartire dal 15 febbraio ma solo nelle regioni in zona gialla, gli impianti resteranno chiusi in quelle arancioni e rosse. E’ questa l’indicazione arrivata dal Comitato tecnico-scientifico (Cts) che ha esaminato il protocollo messo a punto dalle Regioni il 28 gennaio.Gli esperti hanno quindi bocciato la proposta delle regioni di riaprire gli impianti anche in zona arancione con una capienza ridotta al 50% su funivie,cabinovie e seggiovie e l’utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2. 

“Un segnale positivo” 

Soddisfatti i gestori degli impianti. “Un segnale positivo, perché andiamo verso una possibile normalità e ripresa”, ha commentato il presidente dell’Uncem, Marco Bussone. “Tutti siamo consapevoli della crisi gravissima che vive la montagna”, ha aggiunto, “tante categorie hanno visto fatturati azzerati. Ora si può ripartire, con buon senso, regole chiare e impegno di tutti. Attendiamo di vedere i documenti del Cts ma siamo sempre stati convinti che le proposte delle Regioni per il contingentamento degli accessi sulle piste e in seggiovie e cabinovie fossero adeguate per la fase che stiamo rivivendo”. “Ripartiamo in montagna dopo le crociere, come molti hanno osservato. Ma finalmente ripartiamo. E aspettiamo i ristori. Con il nuovo Governo – conclude Bussone – la montagna dovrà tornare al centro delle politiche per il Paese. Il turismo invernale è indubbiamente un pilastro dello sviluppo delle Alpi e degli Appennini”.

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