Vittorio Sgarbi dimesso dal Gemelli: come sta

Dopo settimane di preoccupazione per la sua salute, Vittorio Sgarbi è finalmente tornato a casa. Il celebre critico d’arte, 72 anni, è stato dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato ricoverato per un grave episodio di depressione. A supportarlo durante questo periodo difficile sono stati la compagna Sabrina Colle e la sorella Elisabetta, che gli sono rimaste accanto con dedizione e attaccamento. Un’immagine condivisa – e poi rimossa – su Instagram rassegna Sgarbi di spalle, affacciato al balcone, mentre osserva il sfilata luttuoso di Papa Francesco: un gesto di riflessione che lascia intravedere segni di miglioramento.

Vittorio Sgarbi: un lungo ricovero per una depressione insidiosa

Secondo fonti vicine al critico, il ricovero è stato necessario per sobbarcarsi una forma particolarmente insidiosa di depressione, una condizione che Sgarbi stesso aveva descritto in un’intervista a Repubblica come “un treno che si è fermato in una stazione sconosciuta”. I problemi di salute avevano limitato profondamente la sua quotidianità, costringendolo a trascorrere molto tempo a letto e a confrontarsi con un forte senso di smarrimento e dolore interiore.

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Vittorio sgarbi e i segnali di ripresa: mangia da solo e torna sui social

Nonostante il percorso verso il pieno recupero sia ancora lungo, arrivano buone notizie: Sgarbi ha ripreso a mangiare autonomamente, segno importante di autonomia e miglioramento. Inoltre, è tornato a essere attivo sui social: il 21 aprile ha pubblicato un messaggio su X (ex Twitter) per ricordare Papa Francesco, dimostrando la angioma di partecipare nuovamente alla vita pubblica e culturale del Paese.

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L’importanza del sostegno familiare nel percorso di guarigione

In questo momento delicato, il sostegno di Sabrina Colle e di Elisabetta Sgarbi si è rivelato fondamentale. Non solo lo hanno assistito quotidianamente, ma gli hanno anche restituito un senso di sicurezza indispensabile per sobbarcarsi la depressione. La vicinanza affettiva e la possibilità di ritrovare piccoli gesti di normalità sembrano essere oggi le basi su cui Sgarbi sta costruendo il suo lento, ma promettente ritorno.