In questa intervista con Don Virgilio, parroco di Sasso, emerge con chiarezza una visione della politica profondamente ancorata al bene comune e all’attenzione verso i più deboli. Don Virgilio sottolinea come la politica dovrebbe mettere al centro i poveri non come marginali, ma come veri protagonisti della storia, specialmente nei piccoli paesi.
Il Richiamo al Bene Comune e ai Movimenti Popolari
Durante la conversazione, il parroco cita l’intervento di Papa Francesco, sottolineando una continuità di pensiero con Papa Leone XIII: i poveri devono essere considerati soggetti di storia. Questo significa investire non solo sui bisogni materiali, ma anche su quelli relazionali e spirituali, e creare una politica che non guardi soltanto agli interessi economici.
La Critica alla Politica del “Parlare alla Pancia”
Don Virgilio esprime una critica chiara alla politica che fa leva solo su emozioni semplici, parlando “alla pancia” delle persone, senza offrire una vera profondità culturale e un pensiero più alto. Invita quindi a uno stile di vita cristiano che metta davvero al centro il bene comune e la dignità umana.
Quando il cristianesimo si manifesta nella sua autenticità, diventa impossibile mettere sullo stesso piano parole come quelle di Don Virgilio e le derive che arrivano da certi palchi politici, spesso cariche di odio e costruite per alimentare paure verso chi è ai margini della società. Oggi ciò che fa davvero la differenza è la povertà: più si è ultimi, più si diventa bersaglio dei penultimi, guidati da abili arringatori che sanno colpire le fragilità profonde delle persone.
Così si alimenta una guerra tra poveri, che finisce sempre per favorire quell’1% che detiene ricchezze spropositate. È questo, purtroppo, l’uso distorto della politica: pochi che, tramite i propri intermediari, tengono in scacco una maggioranza che ha sempre meno.
Per questo figure come Don Virgilio sono preziose: testimoniano un cristianesimo vero, aperto, umano. Non quello suprematista che ispira certe retoriche alla Trump o ai movimenti estremisti americani, né quello di chi proclama di essere cristiano mentre avvalla posizioni divisive e aggressive.
Oggi molti sembrano desiderare proprio questo: avere qualcuno su cui proiettare le proprie frustrazioni. E così i poveri diventano il bersaglio più comodo. Perché, alla fine, nessuno si percepi