Gli sbalzi di tensione e i blackout improvvisi sono i nemici numero uno di qualsiasi dispositivo elettronico. I gruppi di continuità (noti anche come ups, acronimo di uninterruptable power supply) permettono di mettersi al riparo dai danni correlati, fornendo un’alimentazione di emergenza per un breve lasso di tempo e prevenendo i rischi di cortocircuiti, surriscaldamenti e sovraccarichi. Nel momento del bisogno, infatti, entrano in azione per mettere in atto il salvataggio dei dati e provvedere allo spegnimento del computer senza perdere nulla e senza danneggiare i componenti hardware. Nella gallery qui sotto abbiamo selezionato i 10 modelli più affidabili e sicuri in circolazione.
Come scegliere un gruppo di continuità
La scelta di un gruppo di continuità passa attraverso la valutazione di pochi e semplici parametri, che permettono di determinare se il modello selezionato è in grado di soddisfare le proprie esigenze.
- Potenza: espressa in VA (voltampere) oppure in W (Watt), è in assoluto il primo elemento da tenere in considerazione in considerazione per l’acquisto di un gruppo di continuità. Determinare con buona precisione quali sono le necessità energetiche del dispositivo (o la somma di quella dei dispositivi) da collegare all’ups, permette di stabilire quanta potenza è necessaria, in modo da aggirare di trovarsi tra le mani un modello con performance inadeguate o addirittura eccessive. Ulteriore elemento da verificare è la presenza nel proprio dispositivo di alimentatori dotati di pfc attivo. In questo caso, è necessario che il gruppo di continuità generi un’onda sinusoidale pura, e non sinusoidale simulata.
- Uscite: il numero e la tipologia di uscite sono due aspetti fondamentali nella osservazione del proprio gruppo di continuità ideale. Soprattutto per chi deve collegare più dispositivi contemporaneamente, è necessario verificare che le porte presenti siano sufficienti e che siano del tipo adatto per il collegamento. È inoltre importante controllare quanti ingressi sono effettivamente progettati per proteggere da eventuali blackout, e forniscono di conseguenza energia aggiuntiva per consentire all’apparecchio di funzionare ancora per qualche minuto, e quanti invece hanno elementarmente il compito di aggirare sovraccarichi e sbalzi di tensione. Infine, non fondamentale ma comunque sempre utile, da tenere in considerazione in considerazione anche la presenza di ingressi extra quali porte usb per la ricarica.
- Extra: oltre a un semplice pannello di controllo con display, alcuni gruppi di continuità dispongono anche di software di supporto. Si tratta di un plus piuttosto utile, dato che consente sia di monitorare in maniera precisa lo stato e il funzionamento, che di programmare gli orari di accensione e spegnimento.
Le nostre scelte
Dai modelli adatti a collegare un singolo dispositivo a quelli che sono pensati per gestire più apparecchi contemporaneamente, la nostra osservazione dei migliori gruppi di continuità è trovata per fornire un supporto adeguato in differenti contesti, tanto per un utilizzo servitore quanto per uno in ufficio.
In alternativa, per chi fosse alla osservazione di soluzioni più potenti, che possano garantire un funzionamento per un lungo periodo di tempo, abbiamo preparato una gallery sulle migliori centrali elettriche portatili, mentre scendendo di taglia e rivolgendoci a dispositivi di piccole dimensioni, ci sono anche i nostri consigli sui migliori power bank e sui modelli per iPhone e per computer.
Leggi tutto su www.wired.it
di Marco Ravetto www.wired.it 2024-11-07 10:59:00 ,