di Alberto Grandi
Novembre non è il più crudele dei mesi, almeno dal punto di vista letterario, e infatti sono in arrivo diversi titoli interessanti. Abbiamo scelto dieci romanzi da leggere, in grado di accontentare tutti i palati, sia i più sopraffini sia chi ha voglia di un po’ d’evasione dalle tediose giornate autunnali con un libro (o un ebook), in mano.
Per niente al mondo, Ken Follett (Mondadori)
L’ultima fatica dell’autore inglese, che ad oggi ha venduto 170 milioni di copie, non è un romanzo storico ambientato nel medioevo, ma ai giorni nostri. Un thriller che parla di una crisi globale che minaccia l’innesco di un nuovo conflitto. La vicenda porterà il lettore dal deserto del Sahara alle capitali dell’economia globale, fino alle stanze del potere. Follett ha dichiarato che lo spunto gli è venuto considerando il materiale a cui aveva lavorato in passato per scrivere La caduta dei giganti: “Rimasi scioccato nel rendermi conto che la Prima guerra mondiale è stata una guerra che nessuno voleva. Nessun leader europeo, dell’uno o dell’altro schieramento, avrebbe voluto che scoppiasse. Eppure, uno dopo l’altro, imperatori e primi ministri presero decisioni – decisioni logiche e ponderate – ognuna delle quali condusse, a piccoli passi, al peggior conflitto che il mondo avesse mai conosciuto. Mi sono convinto che si era trattato di un tragico incidente. E mi sono chiesto se sarebbe potuto accadere di nuovo”.
La dimora senza ricordi, Donato Carrisi (Longanesi)
L’autore de Il suggeritore, Io sono l’abisso e tanti altri thriller di successo, non si smentisce e il 29 novembre ci dà appuntamento con un romanzo che parte col turbo già a riassumerlo (senza spoiler): “Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una dimora buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze”. Che cos’ha di speciale Carrisi rispetto ai tanti autori di thriller e noir italiani? Il respiro internazionale. Pur ambientati in Italia, le sue storie hanno quella presa diretta e quella velocità che troviamo nei grandi maestri della crime novel statunitense. E anche qui si prospetta una lettura senza tregua.
La felicità del lupo, Paolo Cognetti (Einaudi)
Già vincitore dello Strega con Le otto montagne, Paolo Cognetti torna in libreria con una storia di riscatto esistenziale attraverso la natura, nello specifico la montagna che, con i suoi paesaggi e i ritmi lenti, aiuta le persone a ritrovare se stesse. La vicenda parte con Fausto, un quarantenne che, dopo la fine del suo matrimonio, si rifugia a Fontana Fredda, paesino arroccato sulle Alpi. Qui trova Babette, altra fuggitiva dalla grande città – Milano – che ora gestisce un ristorante, e Silvia che serve ai tavoli. Cognetti non propone una cura, né una ricetta della felicità (nonostante il titolo), ma un’alternativa. Il romanzo è la testimonianza che un’altra realtà esiste, oltre a quella dei social, del presente ipertrofico delle città e della globalizzazione. La stessa realtà a cui il lupo è tornato, dopo un secolo che latitava da Fontana Fredda.
Resurrezione, Elena Di Fazio (Collana Urania, Mondadori)
Dato che Wired ha sempre avuto un occhio di riguardo per la fantascienza, non possiamo non menzionare tra i romanzi da leggere il premio Urania 2021, il più importante riconoscimento italiano a questo genere letterario, che ha lanciato autori interessanti, come Valerio Evangelisti e Massimo Mongai. Dal 3 novembre, in edicola, è disponibile Resurrezione, di Elena Di Fazio, già vincitrice del Premio Odissea e Premio Italia rispettivamente nel 2017 e nel 2018, col suo romanzo d’esordio, Ucronia. Terza donna a vincere l’ambito riconoscimento, Di Fazio racconta da una prospettiva originale la storia di un contatto alieno. L’arrivo sulla Terra di creature di un altro mondo ha sconvolto gli animi dell’umanità e rimescolato gli assetti mondiali. Di fronte a una possibile minaccia esterna, pace e caos hanno trovato nuovi, labili equilibri, in bilico tra sette religiose che venerano gli extraterrestri come messia ed estremisti che li reputano un’emanazione del male assoluto.
Un uomo felice, Arto Paasilinna (Iperborea)
Poeta, giornalista, guardiaboschi, questo autore finlandese, scomparso nel 2018, si è conquistato un posto nel cuore dei lettori italiani, fin dalla pubblicazione del suo romanzo più noto, L’anno della lepre. Anche qui troviamo gli ingredienti del suo successo: umorismo e un punto di vista critico sulla vita in Finlandia. La vicenda ha al centro un ingegnere, tale Akseli Jaatinen, incaricato di costruire un ponte in uno sperduto paesino tra i boschi. Jaatinen si presenta abbigliato come un boscaiolo, ha modi franchi per non dire anticonformisti e familiarizza con gli operai. Questa sua apertura al mondo suscita il sospetto della comunità, chiusa in se stessa e le cui autorità (inclusi prete e polizia) faranno di tutto per seminare il sospetto e scacciare l’ingegnere. Ma quella d Jaatinen sarà una ritirata solo temporanea. Metafora tra chi vuole gettare ponti e chi intende tenere alti i muri, questo romanzo si legge piacevolmente, come tutti quelli dell’autore.
Le terre dello sciacallo, Amos Oz (Feltrinelli)
La prima opera dell’autore israeliano è una raccolta di racconti pubblicata nel 1965 e che in Italia arriva il 21 novembre di quest’anno. Si tratta di sette racconti ambientati in un kibbutz in cui tradizione e modernità della sua terra si incontrano. Oz narra le gesta di pionieri, dei sabra, degli intellettuali europei e dei rifugiati che avevano un sogno, che hanno comsconfitto guerre, stabilito un’ideologia politica e forgiato una nazione. Possiamo anche cogliere echi biblici nelle sue storie, ma senza retorica e con un occhio attento più all’umano che al divino.
Processo ad Alex Cross, James Patterson (Longanesi)
Uno degli autori di thriller più amati, torna l’11 novembre in libreria con una crime novel densa di eventi e di colpi di scena e che si dispiega su un doppio binario. Abbiamo Alex Cross, poliziotto sotto processo perché sospettato di aver premuto il grilletto quando non avrebbe dovuto, e il suo socio, Sampson, che sta indagando sulla scomparsa di alcune donne bionde per tutti gli Stati Uniti e finisce per impelagarsi nelle maglie di una rete oscura dove l’omicidio è una forma di intrattenimento. Cross, oltre a cercare di riabilitarsi difronte a una giuria che non è solo composta da chi siede in tribunale (anche amici e parenti dubitano di lui) dovrà aiutare il suo partner a porre un freno alla catena di omicidi. Se cercate una lettura d’evasione, Patterson non delude mai.
Lesioni personali, Margaret Atwood (Ponte alle Grazie)
In questo romanzo, troviamo tutte le tematiche care all’autrice canadese: i condizionamenti di un’educazione moralista, il rapporto col proprio corpo e il ruolo della donna nella società. La storia è quella di Rennie Wilford, giornalista di Toronto che vola ai Caraibi per scrivere un pezzo di costume su una piccola isola. Si trova così da un giorno all’altro ad affrontare un ambiente ostile e corrotto e al centro di una vicenda di traffico d’armi. Il romanzo, scritto con un tono satirico, si può leggere come un atto di accusa contro il potere nelle sue varie forme, politico e sessuale. Scritto nel 1981, il romanzo è disponibile in Italia dal 4 novembre.
Il codice dell’illusionista, Camilla Läckberg (Marsilio editore)
Non può mancare un giallo del profondo nord, soprattutto se porta la firma di una delle autrici più apprezzate. Läckberg confeziona una storia dove l’indagine di un caso misterioso si rivela non meno complessa della mente di chi è incaricato di scoprire la verità. Una donna viene trovata morta in una cassa di legno con il corpo trafitto da spade. Gioco di prestigio finito in tragedia o omicidio? Il caso viene affidato a una squadra speciale tra cui emerge Mina Dabiri. Proprio lei propone di coinvolgere Vincent Walder, famoso mentalista, esperto di linguaggio del corpo e di illusionismo. Insieme i due si mettono sulle tracce del killer, ma le loro personalità entrano in contrasto, segnate da ossessioni personali. La loro intesa si complica e si fa labirintica come l’indagine stessa su cui devono fare chiarezza.
L’altra dimora, Simona Vinci (Einaudi)
L’autrice, Premio Campiello 2016, già famosa col suo scandaloso romanzo d’esordio Dei bambini non si sa niente, scrive una storia gotica ambientata tra le nebbie della pianura padana. In una villa del Settecento si ritrovano quattro personaggi falliti e perseguitati da problemi economici. La dimora li mette definitivamente davanti al proprio destino: “Immaginò che da qualche parte potesse esserci l’ingresso di un tunnel segreto che conduceva alle viscere della Terra, in una caverna oscura che conteneva il cuore grasso e pulsante della dimora. Un cuore enorme, un cuore tripartito come quello dei rettili e collegato alle vene e ai capillari vegetali che percorrevano muri e tetto”.
Source link
www.wired.it
2021-11-06 06:00:00