Las Vegas – Usare l’intelligenza artificiale per affiancare medici e pazienti. Tre startup da Israele, Brasile e Danimarca stanno alleando i loro grandi modelli linguistici (Llm, large language model), per allenare tecnologie di AI generativa destinate ad applicazioni sanitarie, sfruttando il cloud di Oracle, che le ha presentate al suo appuntamento annuale Oracle CloudWorld 2024 a Las Vegas.
Imagene: digitalizzare l’oncopatologia
Al The Venetian Resort, sede della convention, Wired Italia ha incontrato Dean Bitan, il co-ideatore di Imagene, startup israeliana. Racconta di averla creata “dopo aver vissuto sulla propria pelle lo stress da parente di persona malata” e spiega di voler migliorare le diagnosi di cancro, riuscendo a cogliere caratteristiche e schemi complessi delle immagini bioptiche, anche se relative a forme rare.
Alla base della sua mission c’è CanvOI, uno modello di AI che fornisce una solida base dati per sviluppare applicazioni in campo oncologico come la previsione della risposta al trattamento, la scoperta di biomarcatori, la valutazione della prognosi della malattia e l’identificazione precisa di caratteristiche patologiche.
Per superare le performance dei modelli tradizionalmente in uso nella patologia digitale, Bitan ha cambiato approccio, modificando le caratteristiche dell’immagine di input. Questo gli ha permesso di spingere le risorse computazionali in una nuova direzione, ottimizzando le prestazioni del modello stesso. “Sfruttando il self supervised learning [apprendimento autosupervisionato, ndr], siamo riusciti a ottenere buoni risultati anche con poche immagini non etichettate – spiega Bitan – ciò significa poter includere anche dataset provenienti da aree rurali e di categorie meno numerose, minimizzando i bias legati a razza e genere”.
Secondo il co-founder di Imagene, l’alleanza con Oracle è stata decisivo sia per calcolare l’inferenza AI, sia per elaborare dati su grande scala. Solo così è stato possibile adottare l’approccio innovativo di CanvOI e ottenere un miglioramento dell’1,5-7,4% della precisione previsionale rispetto ad altri modelli per la patologia digitale. Un risultato che rende Imagene “potenzialmente rivoltoso, se integrato con gli approcci di sviluppo tradizionali” afferma Bitan. Sono in corso le prime sperimentazioni in Israele, America del Nord e del Sud. L’azienda sta provando a entrare anche in Europa ma al momento è alle prese con “le diverse regole sulla privacy e la frammentazione delle regolamentazioni di settore” spiega.
WideLabs: generare ricordi per chi soffre di Alzheimer
In Brasile, intanto che, Oracle ha condiviso la propria infrastruttura cloud con la startup WideLabs, permettendole di addestrare e mettere a punto uno degli llm più grandi del Paese: AmazonAI. Ora, utilizzando l’Oracle Cloud São Paulo Region il suo team è libero di immaginare soluzioni innovative, garantendo che i dati sensibili rimangono all’interno dei confini brasiliani. La prima è bAIgrapher, un’applicazione che utilizza l’AI generativa per creare contenuti biografici per i pazienti affetti da Alzheimer sulla base dei dati raccolti.
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di Marta Abbà www.wired.it 2024-10-01 04:30:00 ,