Tre in cella e due ai domiciliari mo aggiusto. Per gli inquirenti si tratta di una banda specializzata nel distribuire la droga proveniente dalle piazze di spaccio di Torre Annunziata nella zona della Penisola Sorrentina: un passa parola e una serie di messaggi watshapp ai clienti privilegiati tra imprenditori e liberi professionisti. A porre la parola fine alla loro attività i carabinieri della Compagnia di Sorrento, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina nei confronti di cinque persone, quattro donne e un uomo.Lucia Milano di 21anni, Franca Perotti di 46, Salvatore Palumbo di 34, Anna Perotti di 50 residenti a Torre Annunziata e Fabiana Russo, 24 anni di Piano di Sorrento sono finiti nei guai. L’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, commesso in concorso tra loro. Le indagini hanno infatti permesso di ricostruire la fitta rete di spaccio che garantiva l’approvvigionamento dello stupefacente a numerosi assuntori della Penisola Sorrentina e si sono avvalse dei riscontri sul territorio, dell’analisi dei dispositivi elettronici sottoposti a sequestro e in uso agli indagati, delle dichiarazioni rese in sede di sommarie informazioni dagli acquirenti. In questo modo i militari hanno potuto appurare che le sostanze stupefacenti, per lo più del tipo marijuana e cocaina, venivano quasi sempre recapitate agli assuntori dagli indagati, che si recavano personalmente nei comuni della Penisola Sorrentina. Tutto era partito da un controllo effettuato nel mese di dicembre del 2020 a un’auto su cui si trovavano due delle donne indagate. Furono sequestrate, in quella circostanza, pochi quantitativi di droga e marijuana. Ma i carabinieri deciso di mettere sotto controllo le utenze delle due donne, convinti che il giro fosse molto più vasto di ciò che avevano scoperto in quel momento.Le indagini hanno permesso, inoltre, di documentare le attività illecite poste in essere da ciascuno degli indagati: Salvatore Palumbo, secondo i magistrati, provvedeva all’approvvigionamento della droga, che veniva materialmente collocata sul mercato da Lucia Milano la quale intratteneva rapporti diretti con i consumatori. Franca Perotti e Anna Perotti erano solite consegnare lo stupefacente agli acquirenti, mentre Fabiana Russo, l’unica residente in penisola, era il punto di riferimento locale degli assuntori. Lucia Milano e Franca Perotti sono state portate nel carcere femminile di Pozzuoli, Salvatore Palumbo. in quello di Secondigliano, mentre le altre due indagate, Fabiana Russo e Anna Perotti, sono state poste agli arresti domiciliari
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2021-12-01 06:45:30 ,